Nel centenario della morte di Sebastiano Schiavon


Così Giovanni Lugaresi annuncia, ne Il Gazzettino di venerdì 18 febbraio 2022, il ricordo in Provincia per il centenario della morte di Sebastiano Schiavon:

La Padova di Schiavon riletta ai posteri

“… nel segno d’un vivere a tutti redento”, e “… per il pane dell’altro più offeso”, volendo ricorrere a un passo della poesia della nipote Maria Luisa Daniele Toffanin, a lui dedicata, prosegue la serie degli incontri per il centenario della morte dell’onorevole Sebastiano Schiavon, (Ponte San Nicolò 1883 – Padova 1922), uomo politico cattolico, amministratore locale, deputato al Parlamento, impegnato soprattutto a favore delle rivendicazioni della povera gente. Dopo la riuscitissima manifestazione inaugurale, appuntamento oggi alle 18 nella Sala consigliare di Palazzo Santo Stefano a Padova, con introduzione del senatore Paolo Giaretta e relazione dello storico prof. Filiberto Agostini sul tema “La Padova di Sebastiano Schiavon”, nei suoi aspetti politico, sociale, culturale, religioso in un periodo storico travagliato.

I relatori, da sx: Paolo Giaretta, Fabio Bui e Filiberto Agostini.

Introduce l’incontro il presidente della Provincia Fabio Bui che così commenta nell’aula in cui Sebastiano Schiavon è stato consigliere provinciale dal 1910 al 1920:

«Anche a distanza di cento anni è forte l’attualità del messaggio di Schiavon, per due volte parlamentare a Roma e morto a 38 anni […] Seppe caratterizzarsi da un’attenta visione a favore dei contadini e le categorie più deboli che in quel periodo avevano bisogno di una rappresentazione. Politico di estrazione cattolica mise al primo posto della sua attività il servizio».

Interviene poi Paolo Giaretta del “Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon” che sintetizza brevemente la vita dell’onorevole risuscitato, dopo un lungo silenzio di quasi cent’anni, dal saggio storico “Sebastiano Schiavon lo Strapazzasiori” (La Garangola, 2005) di Massimo Toffanin. Il giovane Schiavon di estrazione contadina «…ha lasciato il segno nel mondo politico padovano per tutte le sue attività di consigliere comunale, provinciale, fondatore di sindacato, parlamentare e cofondatore del Partito Popolare Italiano, ha agito per la prima volta a favore di contadini, emarginati e ceti popolari».

Nell’attenzione dei molti partecipanti all’evento prende la parola il prof. Filiberto Agostini, docente di Storia contemporanea e Storia della pubblica amministrazione presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università degli Studi di Padova, il quale puntualizza che «Schiavon ha un curriculum nutrito sia come sindacalista e agitatore che come esponente del Consiglio provinciale di Padova e del Governo nella Capitale. La questione sociale è uno dei temi che vengono presi in considerazione all’inizio del ‘900 e Padova diventa un laboratorio politico particolarmente significativo».

Così sostiene Filiberto Agostini indagando sulla Padova del primo decennio del Novecento sotto il profilo amministrativo, politico e sociale. E Paolo Giaretta conclude «… Dalla sua figura possono risultare insegnamenti anche per la contemporaneità […] Ad esempio che la vita viene prima della politica. Lui nasce sindacalista delle campagne, difende i contadini dalla protervia dei ceti padronali e va anche in carcere per questo. È un uomo che fa la sua battaglia politica sugli interessi materiali e spirituali degli ultimi; la sua storia è quella di un giovane che organizza la riscossa della presenza del mondo cattolico insieme ad altri coetanei come l’avvocato Cesare Crescente, che sarebbe divenuto sindaco di Padova, Gavino Sabbadin, poi sindaco di Cittadella capo della Resistenza padovana e il primo prefetto della liberazione, e il conte Giuseppe Dalla Torre, per 40 anni direttore dell’Osservatore Romano».

Alla fine interessanti interventi da parte di un pubblico composto soprattutto da giovani che molto ha applaudito, e in particolare di un’alunna di III D del Primo I.C. Francesco Petrarca di Padova la quale pone la domanda ad Agostini sugli interventi e le politiche scolastiche dell’epoca con particolare riferimento a Padova città. È significativa in questa cerimonia la presenza di molti alunni con genitori guidati dalla loro insegnante prof. Martina Marcante che proprio in questo periodo sta leggendo con gli studenti I luoghi di Sebastiano, degli autori Massimo Toffanin e Maria Luisa Daniele Toffanin, adattamento per i giovani del saggio storico sopra citato,. A questo scopo l’insegnante dice che «la scelta della lettura storica di Sebastiano in classe ha, a mio avviso, un alto valore di esempio concreto, d’impegno politico e di cittadinanza verso gli umili. In poche parole non è facile riassumere l’alto spessore di questo grande personaggio».

E fresche e originali le riflessioni sull’evento inviate successivamente da altri tre studenti della classe.

Venerdì 18 febbraio 2022 alle ore 18 alcune persone della nostra classe hanno partecipato alla conferenza celebrativa per i cento anni dalla morte dell’onorevole Sebastiano Schiavon, più volte presidente della provincia e parlamentare italiano, oltre che consigliere comunale di molti comuni nel padovano, tenutasi a palazzo Santo Stefano.

Alla conferenza si è trattato di diversi temi: il diritto di voto nel padovano, il Partito Popolare, fondato da Don Luigi Sturzo, assieme a Schiavon, e della demografia di Padova e provincia.

Questa presentazione mi ha colpito per i contenuti esaurienti: la crescita demografica molto veloce e l’aumento dei votanti, con conseguente aumento di voti al partito popolare di Don Luigi Sturzo, che ha profondamente mutato la politica italiana, introducendo la Chiesa in essa.

Sebastiano Schiavon era profondamente cattolico e attento ai diritti dei contadini, a cui dedicò la sua intera vita. Questa attenzione verso i diritti dei contadini mi ha colpito, assieme alla sua carriera politica, nata da un’istruzione e la voglia di cambiare che, al giorno d’oggi (e anche al tempo di Sebastiano, ma in minore quantità), a molti politici manca. Questa conferenza mi ha interessato molto, soprattutto per i suoi contenuti esaustivi sulla demografia di Padova e provincia, che ci hanno insegnato che una cittadina può diventare una città importante dal punto di vista economico e politico e sociale.

M. S.

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Venerdì 18 febbraio 2022, nel tardo pomeriggio, io con altri miei compagni di classe abbiamo partecipato ad una conferenza storica legata alla vita di Sebastiano Schiavon, sindacalista di grandissima fama dei primi anni del Novecento. È stata un’esperienza davvero molto bella e inoltre, avendo una grande passione per lo studio della storia, aver partecipato a questa conferenza, nella quale come relatore c’era un professore universitario di storia, è stato un grandissimo onore. Mi sono piaciute davvero tante cose di questa conferenza, che definirei quasi una lezione di storia, ma soprattutto mi è piaciuta l’atmosfera: da quando sono entrata mi sono sentita parte di un gruppo/comunità/famiglia (non saprei come definirlo); ero una cittadina, una studentessa, una persona che stava partecipando ad una evento importante con persone che avevano il mio stesso interesse nel partecipare ma più di tutto avevamo un qualcosa che indirettamente ci legava tutti: la curiosità. Ero completamente a mio agio e per questo motivo appena mi è sorta una domanda non mi sono fatta problemi e ho voluto intervenire, mi sentivo libera di farlo e non vedevo l’ora di farlo ed è stata un’azione talmente spontanea che tutti i complimenti che mi hanno fatto una volta conclusa la conferenza mi hanno davvero stupita, non me li aspettavo. Come ultima cosa, ma non per importanza, sono stata molto affascinata dalla spiegazione del professore, complessa ma allo stesso tempo molto precisa, talvolta faticavo a seguire il discorso però l’ho trovata davvero interessante e utile.

C. G.

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“La Padova di Sebastiano Schiavon” Il centenario della morte a Palazzo Santo Stefano

Venerdì 18 febbraio 2022 alle ore 18.00 io, la mia professoressa di lettere e alcuni miei compagni di classe abbiamo partecipato ad una conferenza nella Sala Consiglio di Palazzo Santo Stefano in piazza Antenore a Padova dove si è tenuto un evento dedicato al centenario della morte di Sebastiano Schiavon, politico e sindacalista di Padova e provincia.

Salendo dalle maestose scale di marmo si possono osservare due lampadari di Murano assieme all’affascinante struttura dell’inizio Novecento durante l’Art Nouveau, da cui poi si accede alla Sala Consiglio, dove si è tenuto l’evento.

All’inizio della conferenza è intervenuto il presidente della provincia di Padova Fabio Bui che ha salutato il pubblico a cui ha spiegato i fini dell’evento; successivamente ha parlato l’ex sindaco di Padova Paolo Giaretta, che ha introdotto l’argomento lasciando parola al professor di Storia contemporanea dell’Università di Padova Filiberto Agostini che ha descritto la città di Padova ai tempi di Sebastiano Schiavon.

Il professor Agostini ha presentato Padova dall’aspetto urbanistico, architettonico, demografico e politico tra il 1900 e il 1920, collegandosi agli avvenimenti della Prima guerra mondiale e al sindacalista Schiavon che faceva parte del Partito popolare e di quello cattolico.

Alla fine oltre a una domanda di un signore è intervenuta una mia compagna di classe che ha chiesto come fosse l’istruzione al tempo.

Al termine della riunione sono andato da Maria Daniele Toffanin e Massimo Toffanin, gli scrittori del libro “I luoghi di Sebastiano” (che abbiamo letto in classe), che mi hanno autografato il libro.

Per me Sebastiano Schiavon è un esempio di uomo altruista che metteva i problemi degli altri davanti ai suoi, difendendo i più deboli dalle persone ricche, che avrebbero dovuto aiutare le persone in difficoltà, invece di creargli maggiori complicazioni. Questo suo altruismo proviene da un insegnamento cattolico, cosa che ora nei giovani sta perdendo valore.

I comportamenti di Sebastiano mi hanno sorpreso perché non pensavo che a quel tempo ci fossero persone così altruiste e con una politica simile a quella di oggi.

Sono rimasto molto colpito dall’intervento della mia compagna di classe, dal palazzo e dall’aspetto architettonico di Padova, che non conoscevo e non avrei mai immaginato che fosse così ricca di palazzi.

È stata la prima conferenza di così grande spessore a cui ho partecipato e per questo sono ancora più onorato di aver partecipato a questa “lezione” di storia: sono un appassionato di storia, e lo sono diventato negli ultimi anni grazie alla mia professoressa, che, come in questo caso, ha saputo farci vivere la storia non solo con i libri.

Questo incontro mi ha dato la voglia di scoprire sempre di più di Sebastiano Schiavon, e per questo andrò ad un’altra conferenza il 18 marzo alla Curia vescovile di Padova.

D. M.

Nella storica sala della Provincia si è concluso alle 19.20 un incontro-testimonianza di memorie, di insegnamenti ancora d’attualità.

Sala della Provincia di Padova.

Un grazie ancora al “Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon” di cui è presidente Massimo Toffanin, suo ideatore, e a Valentina Dombrovska per il servizio fotografico.

Documentazione

La Difesa del Popolo del 06.02.2022

Il Gazzettino del 28.01.2022.

il Mattino di Padova del 29.01.2022.

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Un grazie ancora al Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon di cui è presidente Massimo Toffanin, suo ideatore, e a Valentina Dombrovska per il servizio fotografico.

Progetto “Manifestazioni per il centenario della morte dell’onorevole Sebastiano Schiavon”.

Per l’anniversario della morte di Sebastiano Schiavon, avvenuta il 30 gennaio 1922, l’Associazione Centro studi onorevole Sebastiano Schiavon aps propone il progetto che si articola delle seguenti manifestazioni e pubblicazioni:

Primo appuntamento:

Sala Convegni comune di Ponte San Nicolò – 30 gennaio 2022 ore 16.00

Convegno di apertura:

“Sebastiano Schiavon a 100 anni dalla morte”

Saluti: Martino Schiavon Sindaco – Catia Zoppello delegata cultura – Ponte San Nicolò

Fabio Bui presidente Provincia di Padova

Interventi: Daniela Borgato – Massimo Toffanin

Conferenza concerto tra musica e parola. Gli interventi saranno alternati a brevi momenti di lettura di discorsi di Sebastiano Schiavon (lettori pronipoti dell’onorevole) e di musica d’epoca con Davide Fagherazzi al pianoforte, Sara Fanin soprano, Enrico Masiero tenore.

Presenta Marco Toffanin

Secondo appuntamento:

Sala del consiglio della Provincia di Padova – 18 febbraio 2022

“La Padova di Sebastiano Schiavon”

Introduzione Paolo Giaretta

Intervento di Filiberto Agostini

Terzo appuntamento:

Curia Vescovile Padova – Salone dei Vescovi 18 marzo 2022 ore 18.00

Convegno “Sebastiano Schiavon e la Chiesa padovana”

Interventi di: Gianpaolo Romanato e Giovanni Ponchio con la partecipazione del Vescovo Claudio Cipolla

Quarto appuntamento:

Università di Padova – Legnaro 28 aprile 2022 ore 18.00

Convegno “Sebastiano Schiavon, ieri e oggi. L’impegno nella economia dell’inizio ‘900, è lontano o vicino?”

Interventi di Andrea Carcausi e Silvio Scanagatta

Quinto appuntamento:

“Nei luoghi di Sebastiano Schiavon “ – Asiago – 25 giugno 2022

Convegno: “Sebastiano Schiavon un secolo fa. Mondo cattolico e difesa dei deboli.”

Interventi di Enzo Pace e Silvio Scanagatta

Sesto appuntamento conclusivo:

Biblioteca Ponte San Nicolò Villa Crescente – 17 settembre 2022 ore 17.00

Convegno : “Sebastiano Schiavon dal sindacato alla politica” con interventi di Paolo Giaretta e Francesco Jori

Mostra fotografica itinerante “Padova e provincia a inizio ‘900”

Concerto “Romanze e canzoni del primo ‘900” per pianoforte, tenore e soprano.

Altre iniziative, per approfondire tematiche specifiche, sono da programmare con la richiesta di patrocinio in tutti i comuni della provincia di Padova, Vicenza e Treviso dove Sebastiano Schiavon ha maggiormente svolto la sua attività sindacale-politica.

Inoltre per una maggior conoscenza di questo straordinario personaggio sono in fase studio:

1 ) La ristampa del romanzo testimonianza dal titolo

I luoghi di Sebastiano, soprattutto per i giovani che frequentano la terza media e farlo ammettere come libro di lettura in ogni scuola media della Provincia di Padova.

(già adottato dalla scuola media di Veggiano e quest’anno dalla scuola media “Petrarca” di Padova)

È un libro didattico ma non serioso, caratterizzato dal confronto generazionale e dalla riscoperta di un passato attuale perché portatore di valori intramontabili quali il senso della giustizia, lo spirito di sacrificio, l’umiltà. Cattolico e di estrazione popolare, Schiavon è il protagonista di un romanzo on the road, i cui itinerari sono quelli segnati dal suo passaggio durante la febbrile attività che tenne come parlamentare e sindacalista. Nel percorrere questi luoghi la tredicenne Giulia riscoprirà una Padova inedita e, al tempo stesso, si approprierà delle sue radici in un viaggio a ritroso nell’Italia premoderna afflitta dalla crisi economica.

Il libro è ben più di una lezione di storia: con una prosa semplice e fluida, vivacizzata da un gergo giovanilistico, ci accostiamo alla vita dei contadini padovani, costretti a vivere nei casoni e spesso colpiti dalla pellagra, malattia allora sconosciuta ma così grave da suscitare l’interesse dello “strapazzasiori”, soprannome che fu attribuito a Schiavon per il suo impegno a favore dei più deboli, vessati dai proprietari terrieri e di fabbriche. Il ritratto di quest’uomo singolare, vittima della tubercolosi, è il fulcro di una narrazione tutta giocata sul dialogo tra un nonno e la giovane nipote, che si traduce in una sorta di passaggio di consegne. Sarà, infatti, la tredicenne Giulia a convincere gli scettici amici che, pur vissuto in un altro contesto, Sebastiano è stato un eroe tanto coraggioso da meritare di essere ricordato. Giustamente il nonno cela alla nipotina l’identità di Sebastiano, così da non condizionarla, un piccolo colpo di scena che impreziosisce un romanzo da diffondere nelle scuole per promuovere un dibattito non banale sulla società italiana di inizio novecento.

A corredo del testo un nutrito repertorio di foto d’epoca, mentre in copertina spicca l’immagine di una cava di trachite sui Colli Euganei, che ci rammenta lo sciopero organizzato da Schiavon nel 1909 a favore degli operai prossimi al licenziamento.

2) La stampa in offset e in copie numerate, della tesi di laurea di Sebastiano Schiavon, De Ciceronis epistularum sermone scritta nel 1907 a mano ed in lingua latina.

Per la realizzazione dell’intero complesso programma si chiede il patrocinio e il contributo della Provincia di Padova e del Comune di Ponte San Nicolò.

Selvazzano, 03.01.2022