Loggia Amulea – Padova “Appunti di mare”


Nella sala della Loggia Amulea a Padova in Prato della Valle si è svolta, mercoledì 9 aprile 2014, la presentazione di Appunti di mare di Maria Luisa Daniele Toffanin organizzata dalla “Dante Alighieri” comitato di Padova. Ha salutato gli ospiti la presidente Raffaella Bettiol e Luisa Scimemi di San Bonifacio ha poi brevemente delineato la figura dell’autrice. Stefano Valentini subito dopo ha presentato il nuovo lavoro nelle sue diverse parti e nella sua struttura mista di prosa e di poesia.

da sx.: Luisa Scimemi di San Bonifacio, l’autrice Maria Luisa Daniele Toffanin e Stefano Valentini.

Quindi ha conversato con lei sul viaggio a Tindari e a Lampedusa raccolti proprio in Appunti di mare. La Toffanin ha spiegato che A Tindari è nato da un suo viaggio in Sicilia, in particolare a Vittoria, per dei premi di poesia lì conseguiti, e dal successivo soggiorno a Patti, motivazione appunto della silloge premiata con pubblicazione da Calabria Editore. E Stefano Valentini ha sottolineato le peculiarità del contenuto e dello stile dell’autrice leggendo anche alcuni versi.

Il pubblico

Nel momento successivo la conversazione si è spostata su Da traghetto a traghetto per non morire, un viaggio reale per Lampedusa avvenuto in traghetto di notte che ha aperto all’autrice vari percorsi interiori arricchiti poi dalla sosta nell’isola. Il luogo allora era ancora vergine: non aveva conosciuto il dolore dei migranti di cui lei parlerà in alcuni flash avendo pubblicato l’opera, scritta nel 2000, solo nel 2011. Stefano Valentini ha analizzato con l’autrice questi percorsi prima nel contatto incontaminato con la natura nello spazio tempo del mare e dell’isola poi negli incontri con gli uomini del porto. E’ passato quindi alla parte successiva dell’opera impegnata nell’indagine filosofica sulla vita che sembra avere una risposta dagli stessi voli degli uccelli nella sera e dalla nostra ricerca di infinito maturata nella poesia: un viaggio-volo senza sosta per tutti gli uomini.

Stefano Sadè il flautista

Il relatore, conversando con la Daniele Toffanin, ha parlato anche di altri suoi lavori (Dell’amicizia, Fragmenta, Per colli e cieli insieme, Iter ligure) ritrovando in essi riferimenti con l’ultimo. Comuni sono i denominatori del viaggio inteso come esperienza spirituale poetica e dell’incontro umano quale urgenza della vita. Il tutto reso in uno stile personalissimo che contraddistingue la Toffanin. Le brevi letture dei testi di Valentini e dell’autrice vengono completate esaurientemente dalla sapiente recitazione di Federico Pinaffo che si allarga dalla poesia alla prosa.

Federico Pinaffo il lettore

Gli intermezzi musicali al flauto di Stefano Sadè rendono magica l’atmosfera, esaltata anche dalla bellezza della visione di Santa Giustina e dal respiro del Prato della Valle in un’armoniosa fusione di colori più delicati nell’ora vespertina: il bello penetrava nella stanza attraverso le eleganti arcate della loggia e rendeva più intenso il momento poetico. L’autrice alla fine ha ringraziato la Dante, la Presidente, i relatori, il numeroso pubblico. Raffaella Bettiol ha concluso con un saluto affettuoso.