Da Pensieri nomadi ad Appunti di mare
Urge un’etica stella…
poesia e poetica in Maria Luisa Daniele Toffanin
Nel prestigioso Gabinetto di Lettura e Società d’ Incoraggiamento di Padova nel ciclo Incontro d’autore si è svolto, martedì 26 giugno 2012, il pomeriggio poetico Urge un’etica stella…poesia e poetica in Maria Luisa Daniele Toffanin.
Dopo il saluto del presidente Alberto Turolla, Luisa di San Bonifacio Scimemi ha presentato le ospiti soffermandosi su Antonella Cancellier di cui ha evidenziato l’attività accademica, come da curriculum. La Cancellier quindi, vedi relazione, esamina il libro Pensieri nomadi – la poesia di Maria Luisa Daniele Toffanin di Silvana Serafin di cui ha letto il curriculum, inoltre la nuova raccolta Appunti di mare di Maria Luisa Daniele Toffanin. E’ intervenuta poi Silvana Serafin che come da relazione allegata spiega le motivazioni che l’hanno spinta e questo saggio critico.
da sx: Antonella Cancellier (Università di Padova), Silvana Serafin (Università di Udine), Maria Luisa Daniele Toffanin e Luisa di San Bonifacio Scimemi. |
Il pubblico nella sala del “Gabinetto di Lettura e Società d’Incoraggiamento” a Padova. |
La poetessa successivamente, sollecitata anche da Luisa di San Bonifacio Scimemi che ha sottolineato il titolo dell’incontro “Urge un’etica stella…” (verso dell’autrice) parla della poesia come un’offerta verbale di bellezza e bontà dall’ azione salvifica. E spiega le occasioni da cui sono nate le due sillogi. La prima da un viaggio-premio di poesia a Vittoria, poi a Tindari con la riscoperta della sicilianità e della classicità di Quasimodo nella presenza ovunque del mito, ma anche di segni dolorosi di storia attuale. La seconda da un viaggio a Lampedusa di notte su un traghetto antiquato con la rivelazione della luce-amore come elemento propulsore della nostra vita, come legame intimo tra terra, mare e cielo nello spazio isolano. Ma anche con la rivelazione del senso delle ali che accompagnano il traghetto e sempre occupano i cieli aprendo il mattino e chiudendo la sera, come nostro desiderio d’infinito, di trascendenza, di volo-viaggio-poesia.
E alternandosi con le amiche nella lettura di poesie e prose evidenzia la filosofia ancestrale degli isolani legata agli elementi della natura, il loro senso del tempo come attesa paziente, il valore dell’incontro umano al porto come esigenza di comunicazione, trasmissione di esperienza, arricchimento interiore. Sempre tra una lettura e l’altra, corale, racconta della lunga gestazione della silloge, nata nel 2000 da una Lampedusa ancora gioiosa, solo successivamente attraversata dal dolore degli sbarchi da cui sono sorte poi le sue riflessioni poetiche. In seguito sono maturate le parti meditative in prosa.
L’incontro si è concluso con interventi di spessore sul pomeriggio poetico della scrittrice cilena Karin Gelten Costa molto emozionata per i versi letti, e di Marisa Zanzotto. Quest’ ultima apprezza il canto poetico della Daniele Toffanin, ricorda luoghi e persone precedentemente citate e gli incontri in quella stessa sala di Andrea Zanzotto con altri poeti del tempo.
L’autrice ha annunciato il progetto del convegno “Il sacro ed altro nella poesia di Andrea Zanzotto” all’Abbazia di Praglia nel prossimo ottobre e, per onorare il poeta, legge il suo sonetto “Notificazione di presenza sui Colli Euganei” . Intensa la partecipazione del bel pubblico.