Rossano Onano – Il cantare delle mie castella
Caro Rossano,
grazie dei tuoi doni che ci hai inviato. Nell’elegante plaquette Il cantare delle mie castella, la bellezza poetica e la memoria storica vivono in rara assonanza grazie al ritmo raffinato del tuo verso: sei davvero unico! Anche il saggio su Veniero, Testimonio eternamente errante. La simbologia biblica nel primo e nell’ultimo Veniero Scarselli, letto successivamente, si rivela opera eccellente che evidenzia l’amicizia fra due uomini legati dall’amore per la cultura, dalla ricerca della verità e anche da un comune forte senso d’ironia con cui guardare le cose. Il saggio oltre che un’analisi della poetica di Veniero è uno scrigno di sentimenti profondi, le parole toccano corde di grande umanità e commozione pur controllate da un senso di misura e di virile pudore. Un’opera che resterà nella storia e nei nostri affetti ancor più oggi
nell’assenza di Gemma.