Nella lettura delle poesie di Barbara X

Avverto:

– Costante tensione dell’autrice a identificarsi con gli elementi della natura: vento, albero, acqua… come esigenza di conforto in essi rassicurante, come anelito interiore alla purezza, alla libertà primordiali;

– L’urgenza di esprimere il proprio disagio e insieme la ricerca di positività (penso ai messaggeri di Natura madre, all’Anima del Vento, all’invocazione di risposte dalla Fede…);

– Il senso della precarietà del reale in cui viviamo come in Foglie: pensieri sospesi tra terra e cielo che il cuore albero sapiente affida all’Anima del Vento (immagini delicate e felici);

– Altrove la coscienza della fragilità dell’esistenza fra terra (luogo del passaggio) e il cielo (luogo dell’origine e del ritorno all’Essenza, alla nostra Eternità);

– Ricorrente appunto il pensiero dell’Oltre, quesito universale, e l’aspirazione all’Immenso, all’Eternità, nostro comune segreto.

Questi elementi: spazio-tempo, indagine interiore, ricerca di soluzioni, presenza di stupori, l’Oltre, l’Eterno (espressioni di un’anima sensibile, inquieta e meditativa) qui stemperati in uno sfondo di natura che si fa parola leggera, impalpabile nei testi citati e in altri (in particolare Devo andare) a mio avviso possono essere segni di poesia.