Un prodigio avvenuto nonostante tutto
XI Edizione del Concorso “Mia Euganea Terra”
Maria Luisa Daniele Toffanin
Associazione Levi-Montalcini, Abano Terme
L’undicesima edizione del concorso “Mia euganea terra”, bandito nell’ottobre del 2019 e rivolto alle scuole secondarie di I grado della provincia di Padova, ha avuto una battuta d’arresto con l’improvviso e sconvolgente scoppio del coronavirus che ha determinato subito la chiusura delle scuole e l’adozione, oltre ad altre misure, di una didattica a distanza. Noi però, dell’Associazione Levi-Montalcini, abbiamo pensato che dedicarsi alla poesia, all’osservazione della natura, insomma il guardare fuori dalla finestra da questa aula virtuale, poteva divenire motivo di curiosità, scoperta di qualcosa di bello e pure di entusiasmo nell’impegno poetico, artistico ed altro con risultati inimmaginabili. E così in marzo 2020 scrivo questa breve lettera:
Carissimi docenti, amiche e amici della poesia e dell’arte,
vi rinnoviamo l’invito a partecipare al concorso “Mia euganea terra” entro i termini stabiliti: è un segno di speranza nella bellezza come forza salvifica ancor più oggi, da comunicare ai nostri ragazzi. … Cerchiamo di tener fede a questi principi come mezzo per aumentare la fiducia nell’oggi e nel domani, come progetto poi del ritrovarci insieme nel momento della premiazione…
Bellissima è stata la condivisione di quest’idea diventata elemento trainante per le insegnanti unite nel progetto di reinventarsi la vita con i loro alunni tanto che una ragazzina ha esclamato – Finalmente la poesia! –.
E così la risposta al concorso è nata, si è maturata nell’intimità dell’online e segretamente è diventata opera d’arte. La nostra attesa è stata colmata, entro i limiti di scadenza, da una valanga di e-mail, perfino di fumetti sul coronavirus e di disegni… Veramente una quantità di lavoro encomiabile, tanta passione che ha rivelato un’alta qualità di opere. E noi della giuria (Maria Luisa Daniele Toffanin, poeta e responsabile culturale dell’Associazione Levi-Montalcini di Abano Terme; Giancarlo Frison, scultore; Lucia Gaddo Zanovello, poeta; Paolo Pavan, architetto; Stefano Valentini [presidente], giornalista e critico letterario) a valutare, pur con difficoltà, per l’incalzare sempre del virus dopo la pausa estiva, ma nell’impossibilità di realizzare una cerimonia pubblica di premiazione. Risultati del Premio.
Di rimando però è nato il libretto antologico anche quest’anno cartaceo, grazie alla sensibilità di Piera Levi-Montalcini, consegnato insieme a tanti premi, libri, piccoli ricordi, forniti dal Parco Regionale dei Colli Euganei, da Spinelli Gioielli e Minerali di Abano e con il patrocinio dell’Associazione Centro studi onorevole Sebastiano Schiavon. Il tutto affidato alle mani operose delle insegnanti che con mascherina sono venute a ritirarli. Le feste di classe organizzate in questi giorni per rallegrarsi dei premi ricevuti, hanno riconfermato in aula il valore della bellezza, dello stare insieme, dell’operare ora guardando negli occhi la propria insegnante, convinti tutti di aver fatto veramente un miracolo durante il lockdown. I filmini inviati attestano il grande entusiasmo suscitato tanto che abbiamo avvertito l’urgenza di scrivere una lettera per parlare con i ragazzi e con i loro docenti:
Carissimi ragazzi, siamo veramente dispiaciuti di non aver potuto organizzare, per cause a voi note, la cerimonia di premiazione che ci avrebbe offerto ancora una volta l’occasione di una sosta festosa insieme nella bellezza dell’arte. Vogliamo però egualmente parlare con voi tutti, a nome della giuria, per dirvi che avete fatto meraviglie nella realizzazione delle poesie, dei disegni, racconti e fumetti. Altro che studio a distanza durante il lockdown, ma didattica di vicinanza, sì di vicinanza perché questa esperienza vi ha così unito ai vostri insegnanti rendendovi loro complici in tale avventura artistica, che avete davvero espresso il meglio di voi stessi.
Avete proprio vinto contro ogni previsione negativa determinata dal virus usurpatore del nostro abituale vissuto! Anzi descrivendo la natura in modi diversi, avete espresso i vostri sentimenti con un certo piacere, quasi con divertimento, consolandovi a contatto della bellezza e dell’armonia del creato che è diventato il vostro spazio felice ove ritrovare la serenità.
Ora dobbiamo continuare così uniti trasformando questo momento negativo in una risorsa per riscoprire il senso della vita in classe, in famiglia, nel rapporto pur a distanza con gli altri e soprattutto con la natura, fedeli al grande ideale del rispetto reciproco come una forma d’amore. Questa riscoperta vi permetterà di creare nuovi lavori, originale espressione del vostro mondo interiore e delle vostre abilità, guidati dall’impegno costante, dalla passione dei vostri preziosi insegnanti. Grazie a voi ancora di tutto e al prossimo anno.