In memoria di Giorgio Bárberi Squarotti
Estendo anche alla Genesi editrice la mia partecipazione commossa per la dipartita di Giorgio Bárberi Squarotti, squisito esempio di cultura e umanità nella storia letteraria italiana ed europea del XX e XXI secolo. Ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente in sala Rossini a Padova, protagonista di un incontro di poesia, nel 2005. Gli ho donato allora, sollecitata dal comune amico Gerardo Vacana, Per colli e cieli insieme mia euganea terra (prefazione di Mario Richter) e Dell’amicizia (primo premio Venafro, prefato dallo stesso Vacana). E subito mi ha risposto con brevi note di critica incisiva e puntuale. Da allora è nata una corrispondenza leggera fra noi segnata dai lavori da me inviati e dalla sua sollecita e precisa risposta, segno di lettura dell’opera e di grande disponibilità.
Ricordo piacevolmente questa sua al mio E ci sono angeli:
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…l’anno per me ha inizio, poeticamente e spiritualmente, con la lettura della sua raccolta di versi di straordinaria intensità e commozione, popolata com’è di bambini e di angeli, ora con gioia ora con drammatico dolore, ora con la speranza del riscatto di tanta pena nella giustizia e nell’amore. L’orrore della storia è così raccontato e subito purificato meravigliosamente. Grazie !
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E più avanti nel tempo la sua risposta si è aperta in confidenze sull’ultima opera edita e su fastidiosi disagi fisici. Si è rattristata profondamente riferendomi la notizia della morte della moglie dopo una lunga vita insieme.
L’ultimo biglietto, di commento a Magia di attese, era particolarmente mesto: mi confidava che i disturbi alla vista gli impedivano di leggere i testi poetici, aiutato in questo dalla figlia Silvia. Commoventi queste sue ultime parole e grande la mia gratitudine per avere, pur nella difficoltà, definito i miei versi “la luminosa sua poesia”. Ho ripensato a lungo a quel biglietto che mi ha turbato come un preludio, confortato però dalla presenza della figlia accanto a lui. Serbo con cura questi segni di una corrispondenza leggera fra noi e li ho inseriti anche nel mio sito in internet come preziosa testimonianza di un cortese e amabile rapporto umano e culturale.
Con sincera partecipazione.
Maria Luisa Daniele Toffanin
Selvazzano, 22.4.2017.