Luigi Pumpo – Fragmenta

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Presenza nr. 6/2007

Con questo nuovo libro la poetessa ha vinto, in assoluto, prestigiosi premi, tra i quali: Santa Maria in Castello, Historium, Santa Margherita; ed ancora i secondi premi al Città di Pompei, I1 Portone, Maestrale, Iniziative Letterarie, L ‘Aquilaia, nonché molte segnalazioni di merito.

Ancora una volta Maria Luisa Daniele Toffanin ha confermato la sua vocazione poetica attraverso pagine che testimoniano di un cammino poetico e umano che si para di fronte alla storia, alla morte, al destino, alla solitudine, al dolore: con una parola, fragole e nuda, che precisa il suo essere tra incanto e perdita. E si colgono paure, solennità, il farsi medesimo del vivere, il disfarsi del mondo e tutto appare in una abbacinante, dolente, lucidissima preghiera; e la poesia narra e musica il sentimento della natura e dell’uomo.

Niente di idillico, ma tutto è scopertamente trattenuto sul filo di una composta misura, senza enfasi turgori né sdolcinati abbandoni, ma ritagli di un mondo che la poetessa si porta dentro come segreti di favole antiche e sospensioni magiche.

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Presenza, n. 8, set. 2007

Molto impegnata è Maria Luisa Daniele Toffanin nell’ambito dell’Associazione Levi-Montalcini dove promuove annualmente iniziative culturali e di orientamento scolastico. E’ nata a Padova, ma vive a Selvazzano, dopo aver a lungo insegnato negli Istituti superiori. La sua è una poesia alta, che sa scavare negli interrogativi più profondi dell’animo umano, con un linguaggio colto e nello stesso tempo affabulante.