Maria Rizzi – Tu mattino
Una lirica che evoca tutte le generazioni di donne che ci hanno precedute; celebra la nostra e solleva veli di speranza sul domani. Splendidi i rosari sgranati… mia nonna era solita ripetere: “ogni giorno ha la sua pena” , e quella pena la viveva a schiena dritta, forse con ‘le bacche di gloria’ che hanno onorato tutte coloro che hanno speso la vita per diritti paritari e per difendere la propria dignità. Nelle donne ho visto le nostre mamme amanti dei fiori, come te, Musa, e come la sottoscritta, tese ‘a modulare le attese’ . La vostra esistenza è stata scandita da lunghissima attesa di un ritorno… Siamo la musica della maternità, il grembo che dona e riprende, siamo incantesimi, riti e poesie. Tu sei un monumento alla Donna di sempre! Grazie di tanto Dono Amica mia dell’anima!
[“Tu mattino”, da Fragmenta, Marsilio Elleffe]
Cara Maria, quando ti leggo mi spiazzi sempre per la tua capacità di penetrare nella mia anima e di rivivere il mio messaggio poetico. In fondo non c’è da stupirsi, noi abbiamo una comune formazione culturale, un habitat familiare fondato su simili valori, tradizioni e soprattutto due padri che in modo diverso hanno segnato la nostra vita. Bella l’immagine della nonna e splendido il suo linguaggio: lei è pure la mia nonna e le nostre mamme si assomigliano. E tu sei la tua-mia casa, sei la maternità che ci accomuna, sei l’impegno, la conoscenza, la sensibilità e soprattutto l’umanità smarrita nel contesto attuale in te serbata, raccolta, offerta. Quindi ho la sensazione che ci specchiamo una nell’altra, riconoscendoci nella verità delle nostre parole e sentimenti. Oso troppo?
Marisa