Antonella Cancellier – Nota in quarta a Appunti di mare

Il mare, geografia mentale di paesaggi reali e interiori, emerge nell’esperienza poetica ed esistenziale di Maria Luisa Daniele Toffanin con la carica semantica di un archetipo capace di elaborare una rete organica e articolata di riferimenti mitici e culturali, sostenuta da linguaggi e prosodie che hanno il tono e il tempo ora di epifanie improvvise ora dell’universalità dell’epopea.

Spazio privilegiato di dinamiche analogiche e metaforiche, il Mediterraneo di Appunti di mare è un significante in continua mobilità e metamorfosi, proteico e pronto a rinascere in molteplici sfaccettature: può essere la forma dell’infinito o dell’ineffabile, della precarietà o della costanza, dell’evanescenza, dell’ignoto, dell’operosità, della speranza, della carezza amorosa… Ma può essere anche “liquida terra / ove galleggiano croci”, in quell’immagine sinestesica, inattesa e fulminante, di grande impatto iconico, che allude alle drammatiche traversate verso Lampedusa e che mette in luce lo stare nella società civile di Maria Luisa Daniele Toffanin, il suo impegno di poeta consapevole che fare poesia non è esclusivamente un fatto estetico ma è anche etico e che la dialettica dell’io-realtà è la radice di ogni esperienza ontologica e epistemologica.