Aldo Cervo – commenti a poesie varie

Poesia pasquale 2024

L’ipersensibilità della tua Anima ti fa partecipe, e interprete, delle infinite croci di sofferenza che l’umana follia dissemina per le contrade del mondo. E tuttavia Buona Pasqua.

Venafro – memoria fra le rose

La lirica che dedichi ai due amici scomparsi è luce che danza, insieme ad altre tue luci, intorno a Valeria e Amerigo come, intorno a Beatrice e Dante, la corona dei Beati nel Cielo del Sole.

La rosa di Natale

In “La rosa di Natale” si ritrova una costante nell’ispirazione poetica di Maria Luisa Toffanin: l’amore della sua terra (sui miei colli appena dislavati / al mutevole novembre), dove una rosa, ingravidata anzitempo, sembra partecipare alla Natività partorendo boccioli che s’aprono “in mille petali / per un lungo avvento di candore”. La visione-prodigio di un fiorire fuori stagione, metafora d’altro prodigio: quello di Betlemme, diventa bisogno di speranza (Scintillerà avvamperà alfine / la fiamma-stella di Natale) e d’innocenza (oh, infanzia / astro-gemma nel cielo di casa mia).

Bello – in chiusura – il quadro degli affetti di famiglia “tutti stretti da uguale linfa d’amore” dalla poetessa volti nella inedita, per pregnanza analogica ineguagliabile, immagine di “petali di Dio”.