Essere donna allora in Itaca

Rivisito questa mia poesia attualizzandola all’oggi, per la Giornata contro la violenza sulle donne.

PENELOPE ALTRA 
alla donna

Essere donna allora in Itaca, ed ora
è vocazione a interiore lettura
destino di verità ed armonia
è canto alla bellezza, ardore d’opzione

travalicando la passiva soglia
regina di sé, della propria dimora
contro i Proci e ogni aggressore:

ruotano spazi- tempi, e sempre
bruciano l'humus rispetto
violano Penelope e le altre
del fiore-intima attesa.

Violano Giulia e le altre, altre
vittime oggi di domestici Proci
nuovi Caini segnalati
sbugiardati, subito stanati
da una globale barriera.

Urge allora rinsaldare
la radice dell’Amore
il Rispetto
con l’ardore dell’umana gente
tutta insieme nel progetto

rinnovando il senso della Vita
in un rinato umanesimo.
Le mani brute
alfine rifiorite di Rispetto.


Maria Luisa Daniele Toffanin
Da “Florilegi femminili controvento”, Il Convivio