I giovani e l’amicizia
Giovedì 4 marzo 2010 presso l’Istituto Don Bosco di Padova, due classi, una la III C del Liceo Linguistico e l’altra la III B del Liceo Scientifico Tecnologico, con le rispettive insegnanti di Lettere prof. Elisa Reani e prof. Sonia Salandin, si sono riunite per un approfondimento sulla silloge poetica Dell’amicizia – My red hair della poetessa Maria Luisa Daniele Toffanin.
Le due classi nel corso dell’incontro. da sx: prof. Sonia Salandin, prof. Elisa Reani e la poetessa Maria Luisa Daniele Toffanin. |
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Anche se il tema trattato dalla poetessa sull’amicizia ha avuto un risvolto tragico, notevole è stato l’interesse suscitato tra gli studenti dal tema “L’amicizia” verso il quale i giovani sono naturalmente sensibili. Tanto che una studentessa, Greta Volpi, della III C del Liceo Linguistico ha poi composto un’intervista immaginaria alla poetessa dimostrando di essersi appieno calata sul tema e dimostrando una notevole sensibilità.
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Momento di poesia in classe
Greta Volpi – Terza C Padova, 4 marzo 2010
L’Amicizia
Quando vi siete conosciute lei e la sua amica?
Io e la mia amica ci siamo conosciute a scuola, nel mese di Settembre dell’anno scolastico 197172, durante gli esami di riparazione.
Chi era la sua amica?
La mia amica era allora una giovane insegnante di inglese della mia stessa età. Aveva dei capelli rossi “una rossa criniera” e proprio questa era la sua caratteristica più bella e particolare. Utilizzo sempre questa espressione per ricordarla nelle mie poesie. Io e lei condividevamo tutto, anche i nostri dolori e le nostre gioie.
In trent’ anni di amicizia voi avrete sicuramente trovato delle difficoltà. Come siete riuscite a superarle?
In tutti i rapporti di amicizia ci sono dei momenti difficili. Anche noi li abbiamo vissuti, ma li abbiamo sempre superati parlandoci di persona o al telefono per chiarire il tutto. Ci dicevamo “Ho bisogno di vederti” e subito ci rendevamo disponibili l’una per l’altra.
Perché la sua amica è sempre associata al “lavare”, un verbo così particolare?
Nelle mie poesie uso il verbo lavare con questo significato: “ricercare la verità”. E’ sinonimo quindi di pulizia interiore nei confronti degli altri e di se stessi. E questo ricorda molto il comportamento della mia amica che inoltre lavava spesso le tende per dare nitore alla casa.
Nella poesia “Commiato” i fiori che spuntano sono la risposta della sua amica, quindi lei vede nella natura la sua amica?
Si, io sento nello sbocciare dei fiori, suo ultimo dono, la sua risposta alle mie poesie, quindi la vedo vivere anche nella natura.
Se potesse tornare indietro al tempo in cui la sua amica era ancora in vita, c’è qualcosa che vorrebbe cambiare nel suo rapporto con lei?
Se la mia amica fosse ancora in vita vorrei esserle più vicina per parlare più a lungo con lei. I suoi silenzi infatti indicavano spesso momenti di sofferenza. Uno dei dolori più grandi per lei è stato l’aver dovuto rinunciare all’attività scolastica che tanto amava.
La poesia
A che età ha iniziato a scrivere poesie?
Ho sempre scritto racconti, appunti di viaggio, filastrocche ed altro.
Quando ha capito che doveva diventare una poetessa?
La mia poesia è nata dal dolore, dal turbamento per un fatto che ha scosso la mia vita. E’ da quel momento che ho cominciato a scrivere in versi, anche se in realtà ho sempre amato ogni scrittura come modo di comunicare con gli altri.
Perché ha deciso di scrivere poesie invece di un romanzo?
Perché sento la poesia come una forma di scrittura a me più congeniale che nasce sempre in modo spontaneo e naturale.
I rapporti con la sua città
Secondo lei com’è cambiata Padova nel tempo?
E’ vero che Padova è cambiata nel suo stile di vita: il tempo passa e tutto inevitabilmente muta. Ma qui il discorso in relazione alle mie affermazioni poetiche nella silloge insieme esaminata, andrebbe in altro modo approfondito. Al nostro prossimo incontro, quindi.