“E ci sono angeli” a Vescovana


“E ci sono angeli” al suono di Ninne Nanne

a Vescovana con gli Autori Polesani

La bella raccolta di poesie E ci sono angeli della raffinata poetessaMaria Luisa Daniele Toffanin è proposta al pubblico di Vescovana dall’Associazione “Camera Chiara” e dalla scrittrice Rosetta Menarello di “Athesis” il 9 gennaio 2012 nella Sala civica di Vescovana.

Il sindaco, l’avv. Elena Muraro, salutando gli ospiti e la numerosa platea che gremisce la Sala civica del Municipio, si dice molto interessata all’incontro per gli importanti temi e le problematiche proposti dal libro sul mondo dell’infanzia.

da sx: Aurora Gardin e Maria Luisa Daniele Toffanin.

Scrive l’Autrice: “Non s’ode applauso se il verso si posa ri-posa / sull’infanzia – dono alla Casa del mondo…”. Il mondo dei bambini, infatti, è troppo fragile, indifeso e debole, sprovvisto di tutto e bisognoso di cura e assidua tutela, non c’è denaro, non c’è ricompensa, cosa se ne ricava a difenderlo, commuoversi, esaltarlo, soprattutto se è poesia?

Solo l’animo femminile, asserisce Aurora Gardin, che presenta la silloge, «…per l’intima, istintiva, profonda, viscerale vocazione materna alla pietà e alla vita può descrivere il totalizzante disinteressato amore per il mondo dei piccoli, dei figli. E la Toffanin che è mamma, nonna, educatrice sorretta da una straordinaria sensibilità e fede ci dona, generosa, una raccolta-rivendicazione che è gioioso canto di nuova nascita, ma anche lamento per l’infanzia profanata».

Tre i segmenti del libro: Il volto dell’infanzia – E ci sono angeli – Di luna in luna.

da sx: Maria Luisa Daniele Toffanin, il Sindaco avv. Elena Muraro e di profilo la giovane Eva Zandonà.

Un primo momento per meditare sulla sacralità della nascita, del dono della vita, del risorgere, un nuovo fiorire che “… profuma di poesia / epifania della vita…” e invade la casa, ormai spenta, di una gioia subitanea, di slanci vitali che evocano e ci avvicinano al divino. Segue “E ci sono angeli” una realtà impietosa: sono in agguato i nuovi erodi, i malvagi che abusano dell’ingenuo candore e il lamento disumano invade tempo-spazio. Tutta la terra urla di strazio per “le paludi della guerra – nei ghetti della lebbra – in anfratti del sottosuolo, nella casa del patire-nell’opulenza”. E ancora quanti nel silenzio e nell’indifferenza soffrono “in un deserto di spine” e la casa del mondo diventa la valle di lacrime: “Lacrima l’aria”. A testimonianza la Toffanin riporta scritti, rivelazioni di infanzie profanate alla ricerca di nuove ragioni per vivere, malgrado “la cose orribile subite”. Infine di “Luna in luna”, una nuova “cuna” ha allietato la famiglia: la nipotina Giulia “Trillo inatteso / in candido silenzio / stupore d’ala” e il suo fiorire è il profumo di Dio sulla terra sacro e irresistibile. Così la poesia sgorga dal cuore tenerissima, intensa, raffinata, ricca di inedite, vivide sinestesie, quasi a purificare lo spietato, corrotto mondo degli adulti.

Per Maria Luisa Daniele Toffanin “la Poesia è veicolo, un cantico, una fede per meditare e trasmettere pietà e valori universali ai tanti, troppi uomini e donne che assuefatti all’indifferenza egoismo, sino alla crudeltà, li hanno dimenticati”.

Dolcissima la lettura delle liriche a cura della giovane Eva Zandonà.

Il coro Camerata Roda.

Maria Luisa Daniele Toffanin, poetessa di Selvazzano (Padova), è attiva promotrice di iniziative culturali e di orientamento scolastico nell’ambito dell’Associazione Levi Montalcini, ideatrice, inoltre, di incontri poetici e laboratori di scrittura nelle scuole. Ricca la sua vena poetica, ha pubblicato: “Dell’azzurro e altro”, “A Tindari”, “Per colli e cieli – Mia euganea terra”, “Dell’amicizia-my red hair”,“Iter ligure”, “Fragmenta” e le meditazioni di viaggio “Da traghetto a traghetto per non morire”. Molte e lusinghiere le recensioni di rilevanti poeti, scrittori e critici italiani.

L’incontro è impreziosito dai canti natalizi e dolci ninne-nanne del coro “Camerata Roda” di Rovigo diretto da Tania Benetti e Emanuele Marchi.