“E ci sono angeli” a Firenze
Firenze è città viva e sempre risponde con entusiasmo alla poesia, come oggi 24 ottobre 2011 qui a Palazzo Medici Riccardi. Dopo il saluto del rappresentante dell’Amministrazione provinciale all’eccezionale pubblico, all’autrice Maria Luisa Daniele Toffanin, ai relatori, il capo ufficio stampa della Provincia e giornalista della “Nazione” Michele Brancale interviene soffermandosi sull’infanzia, protagonista del libro E ci sono angeli, come problema attuale di valenza sociale evidenziato dai dati riferiti.
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da sx: Maria Luisa Daniele Toffanin, Michele Brancale, Paola Lucarini e il rappresentante dell’Amministrazione Provinciale di Firenze. |
Paola Lucarini, poetessa, scrittrice, critica, presidente dell’Associazione Sguardo e Sogno, presenta poi con sensibilità e capacità critica l’opera nei suoi messaggi più evidenti e più segreti come si evince dalla sua vibrante relazione (leggi…).
E alternandosi con l’autrice dà voce al dolore di molti, troppi bambini, alla gioia di altri, ai loro diritti, ai doveri della società, alla presenza rassicurante di operose figure angeliche, con la lettura di diversi testi poetici. Sorge subito spontanea e vissuta la discussione con l’autrice sull’infanzia nell’esperienza familiare, come dono, rinascita vitale, e nella visione universale come innocenza da riscoprire, speranza da recuperare per un mondo migliore, ma soprattutto come ingiustizia da risanare. Quindi il confronto si sposta su etica ed estetica evidenti nelle liriche e confermate dalle letture degli stessi intervenuti. Molti nomi della cultura fiorentina sono presenti. Se ne ricordano solo alcuni: Gabriella Castrica dantista, Grazia Coianiz presidente dell’Ucai fiorentina, Massimo Griffo scrittore, Simonetta Lazzerini di Florio poetessa, Donato Massaro critico letterario, Donatella Tesi scrittrice ed altri.
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Il tavolo della presidenza dell’incontro. |
a sx: Maria Luisa Daniele Toffanin, Paola Lucarini e la scrittrice Donatella Tesi mentre interviene alla discussione. |
Davvero illuminante per vivacità culturale quest’incontro nella prestigiosa cornice della Sala Pitelli, prova che l’infanzia, anche in poesia, è un plusvalore.