Divagazioni di Primavera in sequenze di speranza

Nel segreto spazio dietro il divano
pudico inatteso immacolato
sboccia un umile fiore
minimale dono esploso fra il verde
nella certezza di luce e calore
bellezza gratuita
letizia al giorno alla vita.

10 febbraio 2022

Nell’azzurro così terso, così eterno, nel procedere geometrico di filari di vigne, con antica premura sorrette, legate con lignea materia-tronchi e stropare, miriadi di occhietti della Madonna come morbidi cuscini ai nostri brevi pensieri.

Occhi di madonna

Donaci Signore sempre
stupore all’azzurro sfilato
in esili occhielli
per tela d’erba tenera

occhi di Madonna
in sogni bambini scesa
a spargere celesti riflessi
sui prati del tepore

ché nei nostri passi sulla terra
scorgiamo segni vivi
del suo materno sguardo.

11 marzo 1999

da Florilegi Femminili Controvento, Il Convivio, 2015

In questi giorni di dolore, è di conforto ancora, come sempre la natura nell’innocenza della sua bellezza rifiorita nell’incanto dei colli Euganei.

Conforto

E bianchi mandorli all’azzurro vento
arpeggi fioriti a conforto
nel tempio puro del creato
e presenze ovunque presenze
in segreti sentieri radure di sole
nel delirio di sogni
offerti alla provvida natura
con l’intimo anelito
di pace simile a prenatale stato
rinata per le universe genti
all’afrore ovunque intorno
ovunque Caino uccide Abele
all’insipiente furia bellica
ancora iterata
ancora devastante follia.

Ancora il mio albicocco, materna memoria, offre dal brolo magie e speranze di vita.

Speranza umana eterna linfa

Dal tronco a nudo così reciso
da segreti pertugi
ancora boccioli di vita
speranza umana eterna linfa viva

ancora ali in libero volo intorno
desiderio mai sopito che s’avveri
il sogno posato sulle stelle
di una terra alfine libera
in notte muta del vivere
di morte ucraina.

Ogni giorno è da vivere come nuovo per gli attimi offerti da non perdere.

Basta un raggio di sole

Senso di tenebre
aritmia interiore e incerto vivere
al riverbero lugubre
lontano vicino
nell’umana appartenenza.

Ma un raggio di sole
su te mio spatifillo posato
illumina l’intero mondo
in un grido di luce speranza.

In questi giorni surreali è da reinventarsi ogni giorno la gioia della vita in minimali avventure sempre fra la natura, garante di cicli stagionali, riti d’amore e pace.

Atmosfera sui Colli Euganei

E si va al passo
fra nuvole bianche e leggere
in cieli di sogni lacrime e preghiere
nel respiro della pianura
all’ampio abbraccio dei colli
più intimo qui da questo balcone belvedere.

Terra felice euganea! ove Proserpina
cammina spargendo primavera
esultante nell’aria nei campi intorno.

E rosati candidi veli da sposa
chioma di mandorli liberi nel vento
come argentei fuochi d’artificio
sorgive di fontane in musicali variazioni
da più lievi a più intensi profumi

e declivi di ranuncoli d’oro splendenti
in mistica unione con occhietti di Madonna
e umbratili bucaneve
nel pudore del vento e del sole

sono il mito ridestato in fantastici colori
pei miei vulcanici miti colli
nel ciclo stagionale
tempo garante di vita e di pace.

Da qui Dio, in quest’ora senza storia
in questo dolore di universe ferite
da qui sale la nostra preghiera
sussurrata pure dalle provvide vitalbe
ovunque offerte in armonia globale.

13 marzo 2022

Urge puntare ogni giorno lo sguardo, per rinnovare la linfa interiore, sul senso della luce emanata dai fiori.

Lode allo spatafillo

Spegnete quelle luci
turbano i morti intorno.

Ma voi candidi fiori di spatifillo
accesi nel sole
siete alfieri di luce nuova
che parla al cuore di rinascita

siete lo stupore del creato
qui nel mio domestico spazio
incontro fra lo spirito umano e vegetale
quota elevata d’armonia purezza

garante alfine di pace all’anima
siete promessa poetica
di candore-catarsi interiore
oltre la percezione visiva
oltre l’emozione immediata
oltre l’umana precarietà
così palpabile ora.

In quest’oasi di luce si sperano
segni nuovi di antiche attese
quali colombe rami d’ulivo
limpida bellezza nel cielo
rivelazione sublime per le universe genti
di rinati gesti d’amore
azzerato il fragore bellico.

21 marzo 2022

E l’annuncio di primavera ora si fa epifania di bellezza che dovrebbe salvare il mondo.

Fior di camelia

Tu fior di camelia, memoria vicina
d’affettuoso dono sororale

tu ricolmi la concava tua struttura
tazza di porcellana rara
di candidi petali stretti

in avvolgente abbraccio
quasi l’aprirsi il chiudersi
d’elegante danza d’amore

petali tutti in un crescendo di luce
nella reciproca premura
all’armonioso insieme.

O natura tu magistra di vita
come mia madre
induci pensieri di bello
irradiato all’anima in ombra

che si nutre del tuo Bene
stupore incanto in noi
alla tua umana vegetale terapia.

E la vita così procede nel sole-amore
che muove ogni fiore a farsi corolla-stella
accesa nel nostro domestico cielo
per noi così sospesi nell’ombra
in attesa

30 marzo 2022

Questi annunci di primavera segni di speranza possano divenire risorse nuove per procedere in questo momento di prolungata difficoltà. È l’augurio dettato dal mio cuore.