Angeli, momento della verità alla libreria Canova di Treviso
Alla Libreria Canova di Treviso, giovedì 19 maggio 2011, è presentata la silloge poetica E ci sono angeli di Maria Luisa Daniele Toffanin.
L’autrice Maria Luisa Daniele Toffanin tra Stefano Valentini e Paolo Ruffilli. |
Stefano Valentini, direttore della Nuova Tribuna Letteraria, sempre con puntualità critica e affettuosa comunicazione percorre il vissuto e tutta la produzione poetica dell’autrice con varie riflessioni sul valore della sua parola; infine introduce le tematiche relative all’infanzia sviluppate in E ci sono angeli, l’ultima opera edita.
Anche Paolo Ruffilli, poeta, scrittore e critico di notevole spessore, continuando l’analisi della silloge, sottolinea che la fede nella parola è una caratteristica della Toffanin. In E ci sono angeli questa è ricuperata attraverso l’intelligenza che, elaborata una visione pessimistica dell’infanzia (seconda parte), si lascia guidare poi dall’ottimismo che scatta come volontà che vuole intervenire per correggere quel quadro negativo. E’ l’ottimismo della volontà che è proprio di chi ha fede nella parola per modificarla: tale atteggiamento interiore caratterizza tutta l’opera dell’autrice. Nella diversità quindi dei testi c’è un’evidente continuità data dalla speranza che approda, in questo caso, appunto nella parte relativa all’infanzia abusata.
Ruffilli afferma ancora che l’infanzia sembra un argomento facile, limitato invece è un tema immenso perché ci parla dei bambini queste creature luminose che ci permettono di ricuperare la nostra vita, quella che credevamo morta. E la parola diviene quindi luminosa, aperta, magica: ti porta a tu per tu con i bambini che sono puri, autentici, espressione di liberà e fantasia. E così ci fanno risorgere con loro. Poi purtroppo diventano vittima del male che c’è anche nella natura maligna. E ci sono angeli ha una sua prospettiva dall’individuale al collettivo quindi è poesia civile, non per l’impegno di farla, ma per un istinto culturale.
Due momenti della presentazione. |
Concluse le relazioni di Valentini e Ruffilli, l’autrice commenta e legge alcune liriche. Il bel pubblico che gremisce la sala, segue con partecipazione. Interessante l’intervento critico dell’avvocato Giuseppe Maestrello su “E bambini di Bucarest”: sono versi di alta poesia…di fede ancora nell’uomo. Molte le amiche del cenacolo “El Sil” tra cui Bruna Brazzalotto, Rina Dal Zilio, Giustina Menegatti Barcati e Renata Alberti.
Pomeriggio intenso in un’atmosfera di verità.