Ritorno – in “Friuli Versus Ispano-America”
in: Friuli Versus Ispano-America
a cura di Silvana Serafin
Mazzanti Editori, Venezia 2006.
Ritorno
Ramarro brillante su luce
d’ardesia
accende cuore-memoria
di uomo piegato a baciare sua
terra terra
dei padri un giorno lasciata.
E il prato del tempo è
guizzo-fruscio
di verdi creature, magia d’infanzia,
azzurro rinato in genziane e
sorgive
vento di sillabe in aspri rosari
insieme filati intorno al fuoco.
Nemica la montagna all’umana
fatica.
Lento l’inverno in morsa di gelo
attesa saziata solo da eriche
carminio tra nevi tardive.
Ma più acuto dolore la casa tradita
E di echi suonava la pace
boschiva
lamento di madre alfine presaga
sorriso di figlio ignaro del vero
celato in antico confabulare.
E di echi suonava il paese
straniero
richiamo di terra, di proprie radici
in silenzi pesanti a mordere il
pane
amaro svendere parte di sé, di sua gente.
Ora che nella dolce selvaggia
valle
si placa l’ardente ritorno
oltre la nera pietra
vede il suo giovane cercare
lievitare in covoni d’oro maturo
intreccio di gestiriti montani
pazienza, speranza nel Dio dei
cieli
tesoro nello scrigno dei padri.
E in abbraccio invocante perdono
brillano i suoi occhi-ramarri
al sole alle acque del Mis.
