Con padre abate Norberto Villa

Recensione  ai Salmi dell’Abate

Caro padre Norberto,
davvero interessante il suo
cammino attraverso questi salmi che hanno ritmato il periodo virale. A mio
sentire da un panico orrore generato da forze occulte lo spirito riconquista
quota attraverso la bellezza e la purezza della natura (penso all’arcobaleno,
agli anatroccoli, alle rondini, al chiosco dei cipressi) fino alla riconquista
teologica dell’ultimo salmo, esaltazione della festa della Santissima Trinità. E
trova il suo apice nella seconda strofa in un percorso attraverso le galassie,
l’immensità del firmamento e degli oceani, dei grandi primi libri – i poeti
omerici – ma limitato rispetto all’Evangelo della pace / perché
all’infinitamente forte è il suo amore per noi / e la fedeltà del Signore dura
in eterno
. La chiusa è carica di umanità e di sapienza e ci invita al
ripiegamento interiore sul nostro esserci nella Trinità.

Con gratitudine per questi
momenti spirituali di riflessione che ci arricchiscono sempre,

Maria Luisa
10 giugno 2020

Ringrazio per la brillante e autorevole recensione…

° ° °

Caro p. Norberto,
le rinnovo la mia gratitudine
perché tiene vivo il Cenacolo con l’offerta delle sue letture, luogo sempre di
meditazione. E sull’onda di san Bernardo abate chiedo di poter
godere dell’eterna misericordia di Dio per avvicinarmi a chi soffre di
solitudine nella vita o nella morte…

Maria Luisa
30 dicembre 2020

° ° °

Grazie, padre Norberto, per la
sua intensa e ispirata omelia che ci ripropone la lettura dell’Epifania quale
rivelazione del viaggio dei Magi come primi testimoni della fede in
rappresentanza di tutti i popoli della terra
ma anche come atto di
adorazione di Gesù come disponibilità colma di desiderio di fondersi in Lui
per assumere la sua forma … Adorazione di Cristo
che non è
un’alienazione per l’uomo, bensì il cammino verso la vera pienezza della nostra
identità di figli adottivi.
Un cammino quindi di fede, risposta rassicurante
al nostro presente incerto, fragile, rassicurante perché abbiamo la certezza di
essere Figli di Dio. Questo sarà l’oggetto della nostra meditazione.

Grazie ancora di cuore anche a
nome di Marta, Daniela e Bruna che ho sentito proprio recentemente. La informo
anche che Luisa Sarto ora non sta bene, ha la febbre ed è risultata positiva al
Coronavirus, quindi siamo in pensiero anche per lei.

Le invio un caro ricordo e ci affidiamo tutti alle sue
preghiere,

Maria Luisa
8 gennaio 2021

° ° °

Commento al testo su San Basilio

Intanto grazie sempre a padre Norberto che ci dà momenti di luce, questa volta con le riflessioni di san
Basilio che illuminano il nostro cammino.

Ma ricollegandomi alle
meditazioni di Paola, mi soffermo sull’espressione santificate che mi richiama
il mio Vangelo laico, così definito da Carlo Bo, I Promessi Sposi. E ripenso al
concetto del dolore che santifica, che percorre l’opera e il pensiero manzoniano
e che s’incarna nella figura della madre di Cecilia che, santificata dal patire,
acquista una dignità tale da commuovere perfino i turpi monatti: dimostrano
premura e devozione per il corpo della sua figlioletta. Questo mi ricollega alla
turbe tragedia dell’olocausto e a questi santi che sono sopravvissuti, incapaci
anche di lacrime, chiusi per lungo tempo nel silenzio del dolore estremo con
mille domande inevase. Santi che ora, come fieri combattenti, corrono nella
fretta della vecchiaia a dare testimonianze di cose che non possono raccontare.
E hanno intorno alla testa un’aureola che li illumina in questa evangelizzazione
di un mondo che, per sua natura, tenderebbe ad essere più Caino che Abele, più
nemico dell’altro in qualche modo da lui diverso. Sono i nuovi santi che ci
illuminano in un cammino verso il perdono o almeno verso la pace, in cui però la
memoria deve essere il corno risuonato perché non si ripeta quel terribile
orrore. E mentre ringraziamo Dio dei doni ogni giorno a larghe mani a noi
elargiti, pensiamo a tante altre atroci offese verso la persona consumate
intorno a noi che aprirebbero orizzonti altri. Abbiamo proprio bisogno della
luce dei santi che illumini il tempo-mistero della vita nella storia non sempre
decifrabile.

Scusatemi di queste divagazioni
ma, in questo tempo confuso, la mente sa da dove parte ma non sa dove arriva.