Premi letterari in sillogi inedite e poesie singole
Maria Luisa Daniele Toffanin
Premi letterari conseguiti con sillogi inedite o poesie singole
Sillogi inedite |
||
1997 | Diario Azzurro e Sottovoce a mia madre Atheste, Este |
3° premio |
1998 | Dissonanze Val di Magra – Micheloni – Aulla |
3° premio |
1998 | Acquarello San Benedetto Senior – Chiusa |
3° premio |
1999 | Premio Tanzi, Siena | Finalista |
2000 | Appunti Liguri Il Golfo – La Spezia |
Segnalazione |
Di Benedetto – Pesio | Medaglia d’argento | |
Cinque Terre – La Spezia | 2° premio | |
Iniziative letterarie – Segrate | 2° premio | |
Fiera di Casalguidi – Serravalle | Finalista | |
2000 | A Tindari Calabria ed. – Patti (con pubblicazione) |
1° premio |
Per Colli e cieli insieme mia euganea terra | ||
2001 | Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Cinque Terre” – La Spezia |
Premio speciale della giuria |
Il Portone – Pisa | Segnalazione | |
Ibiskos – Empoli | Finalista | |
2002 | Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Cinque Terre” – La Spezia | Premio alla carriera |
2002 | Venafro | Finalista |
E così mi ritorni a Primavera | ||
2002 | Penisola Sorrentina | Finalista d’onore |
2002 | Padre Pio – Patti | 1° premio |
2002 | Val di Magra – Micheloni | 5° premio |
2002 | Il volto della natura – Vicenza – Haiku | 4° premio |
Pause liguri | ||
2005 | Premio Letterario Internazionale “Maestrale” – Sestri Levante |
3° premio |
2007 | Armonie d’attese | Segnalazione |
Speciale Premio Renato Giorgi – Sasso Marconi (Bo)
Ne La stanza bassa di Maria Luisa Daniele Toffanin colpisce il ritmo dolce – e allo stesso tempo cadenzato – che l’autrice, abile scalpellina del verso, riesce a infondere a componimenti di lunghezza variabile, |
||
2008 | Premio nazionale Histonium – Vasto – Premio speciale del Presidente
La poetessa rivive indimenticabili momenti dell’infanzia, fissando nell’immagine della “stanza bassa” il luogo dell’attesa per la nascita del fratello, muovendo da esperta regista i fili della memoria, rinati in parole-burattini, e recuperando “messaggi-segni / proiezioni per nuove dimensioni / sul muro del futuro”, al fine di custodire il sapore vero del tempo e degli eventi e di innalzare “altari di poesie / sull’orlo del naufragio dei giorni” |
|
20082009 | Di luna in luna 6° Concorso Internazionale di Poesia-Atori per l’Europa – Ibiskos – Empoli (Fi) Il Portone – Pisa IV premio – Premio Internazionale di Poesia e Prosa – XIX Edizione – Città di Pomezia (Roma) |
Finalista
Finalista 4° premio |
Da traghetto a traghetto | ||
2010 | Premio Nazionale di poesia “Alessandro Tanzi” VI edizione – Contrada della Tartuca – Siena | Finalista |
In un antro di vetro | ||
2010 | Premio La Nuova Tribuna Letteraria – per l’inedito | |
Florilegi femminili controvento | ||
2010 | Premio Internazionale di Poesia e Prosa – XX Edizione – Città di Pomezia (Roma) |
5° premio |
2013 | Premio Internazionale di Poesia e Prosa – XXII Edizione – Città di Pomezia (Roma) |
3° premio |
2014 | Premio Carrera | Finalista |
2014 | Il Litorale
Sapientemente divisa in due sezioni per descrivere il periodo gioioso dell’infanzia e quello, ricco di gioie e venato di dolori, della maturità, l’opera dell’autrice lascia capire l’elaborata raffinatezza espressiva nel Per l’autrice la poesia è un modo per esprimere gioia, ma anche razionale e cosciente accettazione della morte, della mancanza, del cambiamento, la poesia insomma è un dono, una prerogativa di cui lei può usufruire per “trasformare il vivere in parola /tristezza, conforto, sorriso, allegria” e per trasmettere, accanto alle inevitabili, spesso inspiegabili e insondabili sofferenze che la vita ci riserva, un messaggio finale di fede e di speranza: “… non sono sola: continuo a coltivare / nelle aiuole del cuore i tuoi fiori di vita”. |
2° premio |
2014 | Premio Carrera [silloge completa] | Finalista |
Segreti Casentini ed oltre a primavera | ||
2014 | Il Portone – Pisa | 5° premio |
2014 | Premio Letterario Casentino
La natura è fonte d’ispirazione per la poetessa che ammira gli affreschi a cui danno vita i paesaggi, e sente nascere e crescere dentro di sé un sentimento di gioia e di allegria in cui sembra sciogliersi ogni tormento. La lirica si sofferma a descrivere vigneti, uliveti, rocce, |
Menzione d’onore |
L’attesa perlata di stelle e rugiada | ||
2014 | Premio Angelo Musco – Milo | Classificata tra i primi tre |
Sottovoce a te madre | ||
2015 | Il Portone – Pisa Questo l’inizio della plaquette che già tiene in sé un climax ascensionale, un abbraccio alla terra e alle sue storie, per trasferirle là dove Lui tutto contiene «in un eterno celeste presente». Come a contraddire il potere della morte, come a sconfiggere la tracotanza del tempo che tutto travolge e tutto fagocita in un inarrestabile ritmo disumano. Un Lui salvatore e riparatore delle sottrazioni a cui il terreno ci sottopone; quelle sottrazioni che ci procurano dolori indicibili dacché tali mancanze vorremmo che non arrivassero mai, fino al punto di pensarle e di vederle eterne: hai tali e tante età / da non avere età. / Mater mea / senza tempo / ami la vita. Sta qui la grandezza di questa silloge, in una simbiotica fusione di cielo e terra, di Thanatos e Eros, di vita e morte; di quiete e dolore in questa dualità fra luce ed ombra, in questa scalata verso la luminosità del Cielo che, come preghiera, annulla ogni spigolo dell’umano vivere: E il tuo albicocco in umana forma / vive rivive anche in una favola / in volo verso il divino schermo / ché tu la legga nei cenacoli del cielo / come meraviglia rifiorita sulla terra… Poesia di catarsi, di rugiadosi petali, di armonie: Così allora che tu ti spegnesti / catarsi e armonia mi infuse il verso / e mi colmò il vuoto dell’assenza / di rugiadosi petali./ Con la parola ti rievocavo / e mi apparivi viva accanto / in queste pagine che Sottovoce ti allego / da leggere in comunione con altri / che abitano con te il cielo… Poesia che dice di momenti di grande resa lirica, di effettiva efficacia poematica, in cui la parola si scorcia o si allunga, si smorza o si rattiene, per seguire l’impeto di un fiume che romperebbe gli argini se non fosse sorretto da un robusto stilema. E anche se la Toffanin riesce ad allungare sguardi verso eteree ed edeniche soglie di fede, lo fa sempre partendo dalla coscienza della ristrettezza del vivere; dalla visionaria verità di una vita bruciata: Ormai il vero scopre se stesso / Lo sento, mi urla impietoso che / La vita intera è infine bruciata. / Resta solo un fascio minuto / D’esili raggi di sole. // E si leva un vento mesto / Un lieve piangere di foglie / Un’ala grigia di presagio. Ed è la natura a farsi interprete prima nelle vicende della Nostra. Una natura che prende per mano l’Autrice e l’accompagna in un autunno che tanto sa di redderationem, di ultimazione, dove «Struggente è il vano nutrirti / d’amare illusioni, vuoto / scavato dentro da non saziare più». Un poema alla madre i cui versi si intersecano in agili e apodittici costrutti, per agguantare gli abbrivi emotivi che ne fanno una voce di ontologica plurivocità. Un poièin estremamente suggestivo e carico di motivazioni umane, di affondi naturistici contaminati per cromie e simbologia esistenziale. Un poema il cui titolo – Sottovoce a te madre – fa da prodromico ingresso ad una storia verticale e orizzontale per la sua polivalenza. Uno spartito di polisemica significanza dove ogni elemento che lo compone fa parte di un tutto organico e circolare: vita morte vita. Sì, proprio vita! La sua irripetibile casualità, la sua unicità e bellezza dominano in questa vicenda umana illuminata da squarci di cielo, voci di mare, gridi d’amore: Passero triste / nelle ore lunghe di grigi tramonti. / Aquila audace / felice a sconfinare nuovi orizzonti. // Così rimarrai negli occhi del cuore. |
2° premio |
Magie di attese | ||
2016 |
XXXVII Premio Nazionale di Poesia e Prosa Il Portone, Pisa
Spiritualità, passione, amore, affetti, vita, natura. Si racchiude in questi giochi di polisemica significanza, si dipana su queste note di perspicua rivelazione significante la silloge della Toffanin. Divisa in due sezioni di diacronica valenza, arricchita di allunghi emotivi, di coinvolgimenti fonosimbolici e di sinestetiche incursioni, riesce a dare corpo ad un |
2° premio |
La stanza alta dell’attesa tra mito e storia |
||
2017 | III Pietro Carrera – Catania | Segnalazione di merito/Finalista |
Matteo e Gigetto il rospo di mare |
||
2016 | XVIII Città di Rovigo – Motivazione Un bambino speciale, una storia incantata sulla riva del mare. Racconto descritto in forma scorrevole, con frequente ricorso al dialogo, a carattere istruttivo e spiritoso. |
Segnalazione di merito |
Dal fuoco etneo alle acque polesane |
||
2017 | Premio Teatrale Angelo Musco, Giardini Naxos
La silloge di Maria Luisa Toffanin, Dal fuoco etneo alle acque polesane, si presenta quale sinergica trasposizione poetica di un percorso spazio-temporale che coinvolge la Sicilia e il Veneto, proposto nell’espansione empatica che si genera tra gli ambienti naturali e il sentire della poetessa che, con pregnanza semantica, sa trasferire il |
1° premio |
Casa in mezzo al prato |
||
2018 | Pietro Carrera – Catania | Finalista |
|
||
Poesie singole edite ed inedite |
||
1997 “Trame di pensiero”: 2° premio – Maggio Pontelongano – PontelongoPer quanto l’autrice usi spesso un linguaggio figurato, vi è nella sua poesia la tendenza pittorica, qui diluita poiché il testo è portatore di significati esistenziali. Non mancano però belle intuizioni – per esempio il verso “come ramo di glicine ritorto” – che conferiscono al suo stile un’impronta decisamente personale.
1997 “Ritorno”: 3° premio – Virgilio Tiziani – Feltre 1997 “Per sua terra di vita”: 2° premio – 1997 “Dedica”: Premio Piron – Cittadella (segnalazione) 1997 Antologia “Templi di Pestum”: Premio O. De 1998 poesie varie: Premio Poeti veneti emergenti – 1998 “Tre poesie”: Premio Maestrale S. Marco – 1998 “Ci sarà un dove”: diploma d’onore – Poesia 1998 “Tre poesie”: diploma di merito – Arte – 1998 “Tre poesie”: finalista – Mottola – Lentini 1998 “Su orme di un gioco di tastiera”: 1° premio – Centro sociale ZIP – Padova L’autore evoca in versi suggestivi e allusivi una musica che si fa ricordo di una presenza altera che con un tocco maestro accanto a lui guidava “i tasti acerbi”. La musica si allarga a cose e colori dell’animo che tornano a memorie familiari avvolte in una atmosfera “decadent”. Ma tutto è come sussurrato nel segreto, nell’oscuro, nel silenzio. Sempre riuscite le immagini e in particolare quelle finali dove la contrapposizione tra passato e presente raggiunge effetti di indubbia efficacia. Buona la tecnica del verso che conosce la regola fondamentale: “poesia è soprattutto musica”. 1998 “Il tempo delle assenze”: 2° premio – Santa 1998 “Scorre l’argento vivo”: segnalata – Antifonie 1998 “Dal cuore di sua terra”: (2 poesie) 3° premio – Puglia viva – Foggia Poesia di emozioni e di immagini precise, anche con lieta armonia per affondare le radici nel cuore della terra. E magnifica l’ideazione di rosa fiorita, che ristora l’amaro deserto. 1999 “Su orme di un gioco di tastiera”: 1° premio – 1999 “Nel chiostro del silenzio”: 3° premio – La 1999 “Su orme di un gioco di tastiera”: 1° Premio – Premio Nazionale “Ninfa Camarina”, Città di Vittoria 1999 “Dolce rituale”: 3° premio – Laguna Veneta – 1999 “Il tempo delle assenze” e “Trame di 1999 “Questa sera di luna azzurra”, “Settembre”, 1999 haiku: 1° premio – Primavera Haiku – Grillo – 1999 “La danza della gioia”: 1° premio – Duse – 1999 3 poesie: finalista – Patti 1999 “Se ripetono i figli quei sentieri” e “Nel tuo 2000 “Lungo l’arena”, “Questo andare” e “Ciottoli”: segnalata – Cuore di Tenebra 2000 “A ridare acqua di luce”: Premio Speciale Amministrazione comunale di Vittoria alla poesia – Premio Nazionale “Ninfa Camarina”, Città di Vittoria (premio già inserito nel sito sotto le poesie edite ed inedite): 2000 “Casa – cuna”: segnalata – S. Maria della Pace 2000 “Se ripetono i figli quei sentieri”, 2000 “Non c’è azzurro”, “Tu foresta di castagne” e 2000 “Sono”: 2° premio 3° Edizione Premio Poesia Eugenio Mazzinghi – Campi Bisenzio In questa poesia, di carattere panteistico, che molto ricorda i poeti sudamericani, la poetessa si identifica, anzi si immedesima nella natura: ed è ora una ninfea salmastra, che al mattino apre i suoi petali di luce e a sera il sogno è già scomparso; ora un’onda che insegue il mare e muore sulla battigia. Un senso di smarrimento di fronte alle risposte mancate, ai segni oscuri del creato, la pervade. E ciò in aperto contrasto con la visione incantata della natura. 2000 “Nel chiostro del silenzio”: 3° premio – 2000 “Per sortilegio”: 6° premio – Mirto – Alcamo 2000 “Era il tempo”: 1° premio – Secondo Premio 2000 “Sono”: 2° premio – ZIP Padova Bene è reso lo stato d’animo dell’autrice che è come perplessa, alla ricerca di “riposte” che il mare incantato di Liguria le sembra negare, nonostante ella tenti quasi un’immersione panica in esso, facendosi onda e ninfea. La risposta le sarà data dal sole? La lirica mette in luce una buona tecnica del verso costruito attraverso una fitta rete di richiami fonici e di fonosimbolismi. 2000 “Nell’ora dei miti”: 3° premio – Verri – Ornago 2000 “A ridare acqua di luce”: premio speciale – 2000 “Sono”: 2° premio – San Teodoro – Patti 2000 haiku: 1° premio – Fiore di luna – Bastremoli 2000 “Dall’animo bambino” – segnalata – S. Croce – 2000 “Sono”: segnalata – Poetando insieme – Recoaro 2000 “Sono”: segnalata – Nuova Tribuna – Padova 2000 “Sono”: menzione d’onore – D’annunzio e Minchetti – Pescara 2000 “Sono”: 1° premio – Città di Rotello – Rotello L’autrice rivela un’acuta capacità di introspezione e di riflessione esistenziale diluita in un contesto ambientale che è eco profonda dei suoi pensieri e della sua ricerca interiore. Il dettato lirico è sostenuto da un nitore formale considerevole ed estremamente incisivo. 2000 “Mia vigna amica”, “A te mi porta” e “Al 2000 “Sono” e “Era il tempo”: finalista – Arte – 2000 “Era il tempo”: 2° premio – Concorso Nazionale Adsint Poesia e Racconto – Milano Il ritmo si dispiega tra endecasillabi e ottonari: è una meravigliosa marina ed i versi, più del pennello d’un pittore impressionista, danno, vivace, il movimento di vele, di onde, di risacca. Magistrale la chiusura: la penultima strofa di colpo muta la prospettiva, ancora utilizzando un’immagine “… la barca rovesciata / deserto l’arenile”. L’ultima strofa risolve il nodo emotivo: “E fu il tempo di partire… / amaro il mare / ancora sulla pelle”. 2000 “Colloquio”: 2° premio – Amicizia-Restivo – 2000″Siete voi”, “Trame di pensiero” e “Venezia non 2000 “Venezia non morire” e “Fiume gigante”: 2001 “Auspicio”: segnalazione Premio Internazionale di Narrativa e Poesia “Giorgio La Pira” – Centro Studi “G. Donati” – Pistoia Sequenza sapienziale di immagini, portatrici di profonda rivelazione, diffusa, afferrabile quasi, partecipante all’opera straordinaria della natura che rinnova ogni gesto essenziale di vita. Costante esplorazione della forma, in un dire alto, non privo di una sua elevatezza di visione ma, a suo modo, anche esibizione di un linguaggio che si inoltra in una moderna fruizione del classico con sovrabbondanti pose È presente comunque la metafora-auspicio che si stempera nella leggerezza del pensiero, sottoposto alla chiaria della luce vivificante. 2001 “Incantesimo”: 2° premio – S. Teodoro – Patti 2001 “Al poeta”: 4° premio – Ruggero II – Roma 2001 “Il filo ancora caldo”, “Al poeta” e “A te che 2001 5 poesie: segnalata – Silone – Parma 2001 “Convertimi all’amore”: segnalata – S. Croce – 2001 “In stanze della vita”: segnalata – Stagionaglia – Sermide 2001 “Sono” e “Al poeta”: finalista – Nepi – Roma 2001 haiku: 5° premio – Pontedera 2001 haiku: finalista – Grillo (con motivazione) 2001 “Sono”: 3° premio – Città di Pompei – Striano (NA) Dinanzi alla contemplazione del mare e al potere di magia che esso esercita con suo ignoto quale grembo immenso della vita la poetessa si spersonalizza, oblia 2001 “Frammenti oltre l’umano”: 2° premio – I portici – Bologna 2001 poesie varie : 6° premio – Vernato- Arte – Biella 2001 “Non sei più” : segnalata – Caprara – Ronchi d’Ale 2001 “Era il tempo”: finalista – Giulietta e Romeo 2001 “Al poeta” e “Era il tempo”: 4° premio – Rocco 2001 “Al poeta”: 1° premio – Sorrentinum – Patti 2001 “La luce d’oro” e “Su orme di un gioco di 2001 “Lungo l’arena” e “Questo andare”: 5° premio – Città di Pinerolo 2001 “In noi rimane l’attimo”: 3° premio – Bufalino – Campagna – S. Cipriano Aversa 2001 poesie varie: premio dei lirici greci – Penisola Sorrentina – Sorrento 2001 “Incantesimo”: 2° premio – Le Groane – Arese 2001 poesie varie : finalista – Verso il 2000 – Salerno 2001 “Frammenti oltre l’umano”: 2° premio – Val di 2001 “Auspici: segnalazione – La Pira – Donati – 2002 “Non sei più”: 3° premio – Echi della XXXII La poetessa, presa dalla morsa del dubbio e del mistero, mai chiariti per la scarsa luce, che ci mandano le stelle smunte, chiede all’amica del cuore, che ora riposa con i suoi pensieri se è destata da nuova alba e se gode dell’infinito orizzonte doro, che richiama gli amati girasoli, e se l’Oltre è lucente in slarghi d’azzurro. Chiude la lirica con la speranza che questa sosta e attesa non siano illusione, ma la certezza di rivedersi al consueto angolo del sole. 2002 poesie varie: segnalazione speciale – Silone – Parma 2002 “Su orme di un gioco di tastiera”: segnalata – 2002 poesie varie: finalista – Mazzinghi – Campi – Bisenzio 2002 poesie varie: segnalata – Silarus – Battipaglia 2002 “In un antro di vetro”: segnalata – Premio 2002 “Quel divino segreto di luce”: segnalata – S. Croce – Taranto 2002 “Per chi a sera vacilla”: menzione d’onore – Amicizia – Restivo – Palermo 2002 “Era il tempo” e “Tra castagni un’ala”: 2002 “Frammenti oltre l’umano”, “Nel tuo aquilone 2002 “Magica luce”: segnalata – Dolo Scrive e 2002 “Frammenti oltre l’umano”: premio speciale Si respira un’aura di raccoglimento e di preghiera in questi versi che, mentre descrivono lo stupore della poetessa nella contemplazione del tempio sacro, incastonano una figura, a lei cara, i cui occhi scolorano “oltre l’umano”. 2002 3 poesie: menzione speciale – Fitel nazionale 2003 poesie varie: 5° premio – Primavera a Rovolon 2003 3 poesie: finalista – Abazia Cistercense – Lodi 2003 “In un antro di vetro”: segnalata – Premio Vigonza 2003 “Una fune di giovani parole”: segnalata – Restivo-Amicizia – Castelbuono – Palermo 2003 3 poesie: 3° premio – La Campagna Toscana – 2003 poesie varie: segnalata – Silone – Parma 2003 “Magie di campo”: segnalata – I fiori di campo 2003 “Oltre le colonne”: segnalata – Valle dei 2003 “Quel nostro tempo pasquale”: segnalata Si percorre un tempo – ormai perduto – con la serenità di un mondo tessuto di semplicità, di fede e di armonia. La figura della madre contrappunta la narrazione, che ha l’ansia delle grandi sinfonie, con un tema forte, ispirato, tale da generare le profonde emozioni che 2005 poesie varie: finalista – Streghetta – Milano 2005 poesie varie: finalista – Abbazia Cistercense 2005 “Agli scavi di Halesia”: diploma di merito – 2005 “Requiem per un Anturium”: finalista – Mondolibro – Roma 2005 “La grande attesa”: 3° premio – Calastoria – Valdagno 2005 2 poesie: finalista – S. Elia Fiumerapido 2005 poesie varie: segnalata – Forza e coraggio – Benevento 2006 “Inno alla natura”: 1° premio – Val di Magra – 2006 “Due nomi una donna”: finalista – Premio 2006 “Epistula”: 1° premio – Premio di Poesia L’Aquilaia – Salaiola Dire l’indicibile è il paradosso e la ragione di essere della poesia. La lirica come visione del mondo è stretta tra l’avvertenza tragica della vita come mistero e l’irrinunciabilità del dire come unico mezzo di comprensione e descrizione di ciò che è ed accade. È un’altalena drammatica tra il non poter dire e il dover dire. Il poeta non può non sentire l’urgenza di giungere al cuore delle cose che cerca di esprimere con la parola poetica ed allo stesso tempo è quasi attonito di fronte alla fragilità della parola che non esita tuttavia a pronunciare. L’evento che la nostra lirica dice di non poter dire mentre cerca di dirlo è il mistero del sorgere della vita. Evento nascosto tra tutti. La madre caverna custodisce un alito, un movimento impercettibile che pure si sa comunicare con un linguaggio enigmatico che chiede interpretazione continua. È un bulbo piantato in terra negra che vibra e lievita lento. È luce aurorale che non si Si tratta di un’attesa trepida ed attenta quasi spaventata dal potere della parola che potrebbe spezzare l’incanto. Senso d’attesa che a livello verbale s’esprime col ritmo franto di una sintassi che non decolla, con un metro irregolare e una partizione strofica solo apparentemente armoniosa. Rimane lo stupore di fronte alla vita che diventa l’atteggiamento qualificante della creatura sospesa tra echi di cielo e di terra. 2006 “Epistula”: segnalata – Il Portone – Pisa 2007 “L’amore”: segnalata – L’amicizia – Restivo -Palermo 2007 “In un antro di vetro”: 3° premio – XXXIX Il canto della Daniele Toffanin è il suo stesso sentimento che fluisce con una nitida percezione del quotidiano, scardinando i binari del tempo con refrain disillusi. La lirica si estrinseca attraverso un ritmo cantilenante assai 2008 “Al poeta”: 1° premio – premio Letterario San 2008 “A Madonna luna”: 2° premio – Città di Rovigo 2010 “E bambini della lebbra”: premio speciale La cruda descrizione dei bambini emarginati in un ghetto, a causa della lebbra, si apre ad uno straordinario e innocente volo umano per un inaspettato incontro, 2010 “Il mare”: 3° premio – Cenacolo Artistico Letterario Roberto Micheloni Cinque Terre – La Spezia (con motivazione) 2010 “Vivi e morti insieme”: segnalazione sezione Immagini evocate con tono sommesso, acuto e mesto: sentire la caducità della vita nel succedersi delle generazioni. Un quadro poetico familiare, antico e sempre nuovo, che oltre alla vicenda personale si fa storia di tutti, così come deve essere l’autentica “missione poetica”. 2010 “Infanzia -cuna”: 5° premio – Fonte Aretusa – La parola, così intensamente amata e giocata nel brillare delle sue forme più inattese, è il punto di riferimento primario per il discorso poetico che Maria Luisa Daniele Toffanin conduce verso particolari dimensioni della memoria che, facendo perdere alla memoria stesso il suo lato amaro, annulla nel codice poetico la dimensione del tempo. 2013 tre poesie: Premio Letterario Casentino 2014 poesia finalista – Premio Nazionale di Poesia 2016 “Un migrar d’amore”: 2° premio ex aequo – Il poeta, con straordinaria leggerezza, paragona la vita a una migrazione che prevede un ritorno. Perfettamente in sintonia con le tante migrazioni che caratterizzano la nostra epoca, questa lirica ci offre una delicata storia d’amore sbocciata su un’isola lontana e neppure la morte è riuscita a spezzare. Particolareggiati quadretti di natura fanno da sfondo ai sentimenti e ai sogni. Lessico raffinato e struttura poetica finemente costruita, che dà al lettore l’impressione del movimento ritmico di onde che lo cullano. 2016 “Prodigio dì amore” e “Cifra luminosa di vita”: Primo premio e Premio speciale – VII Festival dei due parchi – Ascoli Piceno 2018 “Tra musica e canto un filo intergenerazionale”: XI Concorso Longevità e Cultura (Presidente di giuria Antonia Arslan), con inserimento delle poesie nel libro “Musica coi nonni – canti, cori |