plc – Dell’amicizia – My red Hair

Maria Luisa Daniele Toffanin

Premi letterari conseguiti

Dell’amicizia – My red Hair

 

 

 

2010

Premio Internazionale di
Poesia e Narrativa Val di Vara – Circolo Artistico Letterario
“Val di Magra” – R. Micheloni – Aulla

3° premio
 

Libro avvincente e di piacevole
lettura. Gli eventi del presente si intrecciano con i ricordi della poetessa
dando vita a versi vivaci ed originali.
La “fusione di suoni” rimane nel
lettore come un messaggio poetico limpido e fortemente evocativo.

2006

Premio Histonium – Vasto


Premio speciale

 


2006

 Premio Letterario
Internazionale Un tessuto di Cultura – Prato


Premio speciale


2005

Premio Aquilaia –
Salaiola

4° premio
 


 

Premio
Cinque Terre
– La Spezia

3° premio

2004

Premio Val di Magra –
Aulla

2° premio
 


2004

Premio Atheste – Este

Primo
premio

 


2004

Premio Nazionale Il Portone
– Pisa

Finalista

Sillogi pre-edite

2004

Premio Venafro (con
conseguente pubblicazione)

Primo
premio

 

“Dell’amicizia” non è una
raccolta di poesie ma una vera e propria intrecciata corona: e chiede dunque a
chi legge una partecipazione altamente attiva, impervia, a stretto contatto con
le ragioni e le regioni coincidenti della gioia e del dolore. La storia di
un’amicizia di due donne, l’una dentro l’euforia della scrittura e del racconto,
l’altra colta nel suo quieto e infuocato vivere, si fa qui esemplare per l’assai
pulita evocazione attraverso la parola ferma e incantata. Incisa dal bulino di
un umano forte sentire, questa poesia naturale e un poco innocente è sembrata
quest’anno a tutti i componenti della Giuria la più degna del Premio con la
pubblicazione.

Venafro – Memoria festante dolente

Sono all’ombra di Venafro
nome-ricordo-luogo d’anima
ora cascata di rose aspinee
e petali altri-occhi di fiamma
fra il suo giallo turgore
salito un tempo dal Molise.

Lieta visione di vita rinata
subita memoria festante dolente
di te Valeria-myredhair
in me là premiata
diletta sorella amica.

Di te Amerigo
con la tua edizione
e il tuo giornale, splendente corona
per me intrecciata insieme a Gerardo

tu rassicurante nella folta barba
di mite pastore-filosofo
lui come te poeta devoto
ai riti della terra.

Valeria Amerigo strappati entrambi
dalla furia della strada omicida
vivi ora nel luminoso vegetale
cascata di rose aspinee.

Così si spetala la vita
fiore dopo fiore
sempre in me nelle aiuole del cuore.

Non si chiede la rosa
nel suo profumo di nuovo esalato
di questo nostro mistero
che mi svuota sempre l’anima
ancor più oggi nell’azzurro spudorato
all’ultimo raggio d’aprile.

28 aprile 2018

La lirica che
dedichi ai due amici scomparsi è luce che danza, insieme ad altre tue luci,
intorno a Valeria e Amerigo come, intorno a Beatrice e Dante, la corona dei
Beati nel Cielo del Sole.

(Aldo Cervo)

 


2004

Premio Mondo Libro –
Roma

Primo
premio


 

 

 
“Dell’amicizia” non è una
raccolta di poesie ma una vera e propria intrecciata corona: e chiede dunque a
chi legge una partecipazione altamente attiva, impervia, a stretto contatto con
le ragioni e le regioni coincidenti della gioia e del dolore. La storia di
un’amicizia di due donne, l’una dentro l’euforia della scrittura e del racconto,
l’altra colta nel suo quieto e infuocato vivere, si fa qui esemplare per l’assai
pulita evocazione attraverso la parola ferma e incantata. Incisa dal bulino di
un umano forte sentire, questa poesia naturale e un poco innocente è sembrata
quest’anno a tutti i componenti della Giuria la più degna del Premio con la
pubblicazione.

Venafro – Memoria festante dolente

Sono all’ombra di Venafro
nome-ricordo-luogo d’anima
ora cascata di rose aspinee
e petali altri-occhi di fiamma
fra il suo giallo turgore
salito un tempo dal Molise.

Lieta visione di vita rinata
subita memoria festante dolente
di te Valeria-myredhair
in me là premiata
diletta sorella amica.

Di te Amerigo
con la tua edizione
e il tuo giornale, splendente corona
per me intrecciata insieme a Gerardo

tu rassicurante nella folta barba
di mite pastore-filosofo
lui come te poeta devoto
ai riti della terra.

Valeria Amerigo strappati entrambi
dalla furia della strada omicida
vivi ora nel luminoso vegetale
cascata di rose aspinee.

Così si spetala la vita
fiore dopo fiore
sempre in me nelle aiuole del cuore.

Non si chiede la rosa
nel suo profumo di nuovo esalato
di questo nostro mistero
che mi svuota sempre l’anima
ancor più oggi nell’azzurro spudorato
all’ultimo raggio d’aprile.

28 aprile 2018

La lirica che
dedichi ai due amici scomparsi è luce che danza, insieme ad altre tue luci,
intorno a Valeria e Amerigo come, intorno a Beatrice e Dante, la corona dei
Beati nel Cielo del Sole.

(Aldo Cervo)

“Dell’amicizia” non è una
raccolta di poesie ma una vera e propria intrecciata corona: e chiede dunque a
chi legge una partecipazione altamente attiva, impervia, a stretto contatto con
le ragioni e le regioni coincidenti della gioia e del dolore. La storia di
un’amicizia di due donne, l’una dentro l’euforia della scrittura e del racconto,
l’altra colta nel suo quieto e infuocato vivere, si fa qui esemplare per l’assai
pulita evocazione attraverso la parola ferma e incantata. Incisa dal bulino di
un umano forte sentire, questa poesia naturale e un poco innocente è sembrata
quest’anno a tutti i componenti della Giuria la più degna del Premio con la
pubblicazione.

Venafro – Memoria festante dolente

Sono all’ombra di Venafro
nome-ricordo-luogo d’anima
ora cascata di rose aspinee
e petali altri-occhi di fiamma
fra il suo giallo turgore
salito un tempo dal Molise.

Lieta visione di vita rinata
subita memoria festante dolente
di te Valeria-myredhair
in me là premiata
diletta sorella amica.

Di te Amerigo
con la tua edizione
e il tuo giornale, splendente corona
per me intrecciata insieme a Gerardo

tu rassicurante nella folta barba
di mite pastore-filosofo
lui come te poeta devoto
ai riti della terra.

Valeria Amerigo strappati entrambi
dalla furia della strada omicida
vivi ora nel luminoso vegetale
cascata di rose aspinee.

Così si spetala la vita
fiore dopo fiore
sempre in me nelle aiuole del cuore.

Non si chiede la rosa
nel suo profumo di nuovo esalato
di questo nostro mistero
che mi svuota sempre l’anima
ancor più oggi nell’azzurro spudorato
all’ultimo raggio d’aprile.

28 aprile 2018

La lirica che
dedichi ai due amici scomparsi è luce che danza, insieme ad altre tue luci,
intorno a Valeria e Amerigo come, intorno a Beatrice e Dante, la corona dei
Beati nel Cielo del Sole.

(Aldo Cervo)

Maria Luisa Daniele Toffanin

Premi letterari conseguiti

Dell’amicizia – My red Hair

 

 

 

2010

Premio Internazionale di
Poesia e Narrativa Val di Vara – Circolo Artistico Letterario
“Val di Magra” – R. Micheloni – Aulla

3° premio
 

Libro avvincente e di piacevole
lettura. Gli eventi del presente si intrecciano con i ricordi della poetessa
dando vita a versi vivaci ed originali.
La “fusione di suoni” rimane nel
lettore come un messaggio poetico limpido e fortemente evocativo.

2006

Premio Histonium – Vasto


Premio speciale

 


2006

 Premio Letterario
Internazionale Un tessuto di Cultura – Prato


Premio speciale


2005

Premio Aquilaia –
Salaiola

4° premio
 


 

Premio
Cinque Terre
– La Spezia

3° premio

2004

Premio Val di Magra –
Aulla

2° premio
 


2004

Premio Atheste – Este

Primo
premio

 


2004

Premio Nazionale Il Portone
– Pisa

Finalista

Sillogi pre-edite

2004

Premio Venafro (con
conseguente pubblicazione)

Primo
premio

 

“Dell’amicizia” non è una
raccolta di poesie ma una vera e propria intrecciata corona: e chiede dunque a
chi legge una partecipazione altamente attiva, impervia, a stretto contatto con
le ragioni e le regioni coincidenti della gioia e del dolore. La storia di
un’amicizia di due donne, l’una dentro l’euforia della scrittura e del racconto,
l’altra colta nel suo quieto e infuocato vivere, si fa qui esemplare per l’assai
pulita evocazione attraverso la parola ferma e incantata. Incisa dal bulino di
un umano forte sentire, questa poesia naturale e un poco innocente è sembrata
quest’anno a tutti i componenti della Giuria la più degna del Premio con la
pubblicazione.

Venafro – Memoria festante dolente

Sono all’ombra di Venafro
nome-ricordo-luogo d’anima
ora cascata di rose aspinee
e petali altri-occhi di fiamma
fra il suo giallo turgore
salito un tempo dal Molise.

Lieta visione di vita rinata
subita memoria festante dolente
di te Valeria-myredhair
in me là premiata
diletta sorella amica.

Di te Amerigo
con la tua edizione
e il tuo giornale, splendente corona
per me intrecciata insieme a Gerardo

tu rassicurante nella folta barba
di mite pastore-filosofo
lui come te poeta devoto
ai riti della terra.

Valeria Amerigo strappati entrambi
dalla furia della strada omicida
vivi ora nel luminoso vegetale
cascata di rose aspinee.

Così si spetala la vita
fiore dopo fiore
sempre in me nelle aiuole del cuore.

Non si chiede la rosa
nel suo profumo di nuovo esalato
di questo nostro mistero
che mi svuota sempre l’anima
ancor più oggi nell’azzurro spudorato
all’ultimo raggio d’aprile.

28 aprile 2018

La lirica che
dedichi ai due amici scomparsi è luce che danza, insieme ad altre tue luci,
intorno a Valeria e Amerigo come, intorno a Beatrice e Dante, la corona dei
Beati nel Cielo del Sole.

(Aldo Cervo)

 


2004

Premio Mondo Libro –
Roma

Primo
premio


 

 

 
“Dell’amicizia” non è una
raccolta di poesie ma una vera e propria intrecciata corona: e chiede dunque a
chi legge una partecipazione altamente attiva, impervia, a stretto contatto con
le ragioni e le regioni coincidenti della gioia e del dolore. La storia di
un’amicizia di due donne, l’una dentro l’euforia della scrittura e del racconto,
l’altra colta nel suo quieto e infuocato vivere, si fa qui esemplare per l’assai
pulita evocazione attraverso la parola ferma e incantata. Incisa dal bulino di
un umano forte sentire, questa poesia naturale e un poco innocente è sembrata
quest’anno a tutti i componenti della Giuria la più degna del Premio con la
pubblicazione.

Venafro – Memoria festante dolente

Sono all’ombra di Venafro
nome-ricordo-luogo d’anima
ora cascata di rose aspinee
e petali altri-occhi di fiamma
fra il suo giallo turgore
salito un tempo dal Molise.

Lieta visione di vita rinata
subita memoria festante dolente
di te Valeria-myredhair
in me là premiata
diletta sorella amica.

Di te Amerigo
con la tua edizione
e il tuo giornale, splendente corona
per me intrecciata insieme a Gerardo

tu rassicurante nella folta barba
di mite pastore-filosofo
lui come te poeta devoto
ai riti della terra.

Valeria Amerigo strappati entrambi
dalla furia della strada omicida
vivi ora nel luminoso vegetale
cascata di rose aspinee.

Così si spetala la vita
fiore dopo fiore
sempre in me nelle aiuole del cuore.

Non si chiede la rosa
nel suo profumo di nuovo esalato
di questo nostro mistero
che mi svuota sempre l’anima
ancor più oggi nell’azzurro spudorato
all’ultimo raggio d’aprile.

28 aprile 2018

La lirica che
dedichi ai due amici scomparsi è luce che danza, insieme ad altre tue luci,
intorno a Valeria e Amerigo come, intorno a Beatrice e Dante, la corona dei
Beati nel Cielo del Sole.

(Aldo Cervo)

“Dell’amicizia” non è una
raccolta di poesie ma una vera e propria intrecciata corona: e chiede dunque a
chi legge una partecipazione altamente attiva, impervia, a stretto contatto con
le ragioni e le regioni coincidenti della gioia e del dolore. La storia di
un’amicizia di due donne, l’una dentro l’euforia della scrittura e del racconto,
l’altra colta nel suo quieto e infuocato vivere, si fa qui esemplare per l’assai
pulita evocazione attraverso la parola ferma e incantata. Incisa dal bulino di
un umano forte sentire, questa poesia naturale e un poco innocente è sembrata
quest’anno a tutti i componenti della Giuria la più degna del Premio con la
pubblicazione.

Venafro – Memoria festante dolente

Sono all’ombra di Venafro
nome-ricordo-luogo d’anima
ora cascata di rose aspinee
e petali altri-occhi di fiamma
fra il suo giallo turgore
salito un tempo dal Molise.

Lieta visione di vita rinata
subita memoria festante dolente
di te Valeria-myredhair
in me là premiata
diletta sorella amica.

Di te Amerigo
con la tua edizione
e il tuo giornale, splendente corona
per me intrecciata insieme a Gerardo

tu rassicurante nella folta barba
di mite pastore-filosofo
lui come te poeta devoto
ai riti della terra.

Valeria Amerigo strappati entrambi
dalla furia della strada omicida
vivi ora nel luminoso vegetale
cascata di rose aspinee.

Così si spetala la vita
fiore dopo fiore
sempre in me nelle aiuole del cuore.

Non si chiede la rosa
nel suo profumo di nuovo esalato
di questo nostro mistero
che mi svuota sempre l’anima
ancor più oggi nell’azzurro spudorato
all’ultimo raggio d’aprile.

28 aprile 2018

La lirica che
dedichi ai due amici scomparsi è luce che danza, insieme ad altre tue luci,
intorno a Valeria e Amerigo come, intorno a Beatrice e Dante, la corona dei
Beati nel Cielo del Sole.

(Aldo Cervo)