Nota in IV di Andrea Zanzotto

Per colli e cieli insieme mia euganea terra
Nota in IV di copertina

Andrea Zanzotto

Piace in questa raccolta di versi, così fortemente motivati,
il senso quasi di consustanzialità nei confronti dei Colli Euganei, terra
nativa, vissuta dall’autrice nelle sue più varie fascinazioni paesistiche in cui
l’umano si instaura con pari energia. Figure della terra vulcanica o selvaggia e
figure del lavorìo della storia, nel suo emergere qui come particolarissima
civiltà, si equilibrano felicemente intrecciandosi ed espandendosi in un loro
irrefrenabile entusiasmo, pur se talora con qualche ridondanza.

Ma ciò che conta è però questa urgenza di laus vitae che si esplicita
nelle descrizioni anche minuziose dei caratteri dei singoli luoghi e delle loro
fantasie vegetali, e inoltre nel brillare di gruppi umani coi segni delle loro
attività, per culminare poi in vari singoli personaggi nella loro esperienza
interiore. Il lettore si sente subito cooptato a questo convito di vitalità: dai
mirabili profili stessi dei Colli al loro sempre imprevedibile e pur stabile
manto, sino appunto alla confidenza dei sentimenti che si raccordano e chiamano
il lettore lasciando un forte spazio, nella espressione dell’autrice, anche a
una intensità etica oltre che estetica.

Si sente che questo discorso già nutrito continuerà col più costante senso di
amore-dovere progredendo in un necessario cammino.

Per colli e cieli insieme mia euganea terra
Nota in IV di copertina

Andrea Zanzotto

Piace in questa raccolta di versi, così fortemente motivati,
il senso quasi di consustanzialità nei confronti dei Colli Euganei, terra
nativa, vissuta dall’autrice nelle sue più varie fascinazioni paesistiche in cui
l’umano si instaura con pari energia. Figure della terra vulcanica o selvaggia e
figure del lavorìo della storia, nel suo emergere qui come particolarissima
civiltà, si equilibrano felicemente intrecciandosi ed espandendosi in un loro
irrefrenabile entusiasmo, pur se talora con qualche ridondanza.

Ma ciò che conta è però questa urgenza di laus vitae che si esplicita
nelle descrizioni anche minuziose dei caratteri dei singoli luoghi e delle loro
fantasie vegetali, e inoltre nel brillare di gruppi umani coi segni delle loro
attività, per culminare poi in vari singoli personaggi nella loro esperienza
interiore. Il lettore si sente subito cooptato a questo convito di vitalità: dai
mirabili profili stessi dei Colli al loro sempre imprevedibile e pur stabile
manto, sino appunto alla confidenza dei sentimenti che si raccordano e chiamano
il lettore lasciando un forte spazio, nella espressione dell’autrice, anche a
una intensità etica oltre che estetica.

Si sente che questo discorso già nutrito continuerà col più costante senso di
amore-dovere progredendo in un necessario cammino.

Per colli e cieli insieme mia euganea terra
Nota in IV di copertina

Andrea Zanzotto

Piace in questa raccolta di versi, così fortemente motivati,
il senso quasi di consustanzialità nei confronti dei Colli Euganei, terra
nativa, vissuta dall’autrice nelle sue più varie fascinazioni paesistiche in cui
l’umano si instaura con pari energia. Figure della terra vulcanica o selvaggia e
figure del lavorìo della storia, nel suo emergere qui come particolarissima
civiltà, si equilibrano felicemente intrecciandosi ed espandendosi in un loro
irrefrenabile entusiasmo, pur se talora con qualche ridondanza.

Ma ciò che conta è però questa urgenza di laus vitae che si esplicita
nelle descrizioni anche minuziose dei caratteri dei singoli luoghi e delle loro
fantasie vegetali, e inoltre nel brillare di gruppi umani coi segni delle loro
attività, per culminare poi in vari singoli personaggi nella loro esperienza
interiore. Il lettore si sente subito cooptato a questo convito di vitalità: dai
mirabili profili stessi dei Colli al loro sempre imprevedibile e pur stabile
manto, sino appunto alla confidenza dei sentimenti che si raccordano e chiamano
il lettore lasciando un forte spazio, nella espressione dell’autrice, anche a
una intensità etica oltre che estetica.

Si sente che questo discorso già nutrito continuerà col più costante senso di
amore-dovere progredendo in un necessario cammino.