Stefano Valentini – La grande storia in minute lettere
La grande storia in minute lettere
Valentina Editrice di Padova pubblica La grande storia in minute lettere, di Maria Luisa Daniele Toffanin e Massimo Toffanin: un libro che racconta l’amore di una famiglia nel buio della guerra attraverso la vicenda di Gino Daniele, Internato Militare Italiano.
Gli autori hanno vagliato e selezionato i passaggi più significativi delle seicento lettere intercorse tra i due protagonisti, Gino e Lia (genitori dell’autrice), nell’arco di una decina d’anni, dalla fase matura del fascismo alla seconda guerra mondiale. Un periodo storico cruciale riletto attraverso gli occhi e il cuore di due ‘persone qualunque’, che ci aiutano a meglio comprendere il costo umano del conflitto anche in termini affettivi ed emotivi. Gino, poco dopo il matrimonio e la nascita della figlia Marisa, è costretto a intraprendere un lunghissimo e tormentato viaggio. Inizialmente sopportabile, in una Grecia risparmiata dal fuoco; molto più duro dopo l’8 settembre 1943, trasferito da un campo di prigionia all’altro, in Polonia e in Germania, condividendo il destino di moltissimi internati militari e potendo ritornare a casa, ad ostilità finite, non prima di numerosi mesi.
Nelle missive si trovano gioia e disperazione, speranze e delusioni, condivisione e solitudine frammiste alle incomprensioni dovute alla lontananza, ai disguidi postali, alla censura. Tutto si concluderà per il meglio e la vita familiare potrà riprendere, ma non sarà un semplice ‘lieto fine’. «Il libro suscita tenerezza, partecipazione e solidarietà, ma va letto come il testamento spirituale di due persone la cui vita è stata avvelenata da una lunga stagione in cui qualsiasi futuro sembrava negato. Eppure sono riuscite ad uscirne e, come tutte le eredità, pure questa vincola chi ne beneficia a non lasciarla deperire: chiede, sollecita, pretende un forte impegno per costruire ogni giorno la pace.
L’intenso, drammatico, sofferto vissuto di Lia e di Gino diventa in tal senso un messaggio forte e di stretta attualità, in un tempo segnato da una miriade di grandi e piccoli conflitti politici, economici, sociali. Un invito a voler bene alla pace, certo, ma anche un’esortazione a non deporre mai la speranza» (dall’introduzione di Francesco Jori). Riprenderemo il discorso nel prossimo numero.Per informazioni e richieste: valentinaeditrice@gmail.com