Giovanni Lugaresi – Florilegi femminili controvento
L’enigma dell’esistenza alla ricerca dell’eterno
Il Gazzettino
giovedì 11 gennaio 2018
Vestirsi sempre di poesia è un’immagine che Maria Luisa Daniele Toffanin dà di sé in una lirica che si legge nella silloge “Florilegi femminili controvento”, con prefazione dello studioso Giuseppe Manitta. Si resta colpiti da quel “controvento” che non è posto lì, a caso e/o per caso. Dal momento poi che è la stessa autrice ad avvertire in una nota la frequenza nelle sue liriche di temi “quali rinuncia, sacrificio, pudore, vocazione, dignità”, elementi certamente non estranei (anzi) al mondo femminile, ancorché oggi oscurati magari da atteggiamenti, proclami, pretese, che invano cerchereste in queste pagine, che sono, appunto, in controtendenza, per così dire.
Incontri, presenze, osservazioni, riflessioni accompagnano il lettore in questo universo del genio femminile, dove anche la fede ha la sua parte: umanità e spiritualità ad un tempo, costituiscono, infatti, le linee conduttrici di queste poesie, ariose e piene di luce. E l’occasione del poetare di Maria Luisa è data da più esperienze: “Volti di Madonne umbre / visione eterna d’arte / nell’ondulato dolce /fra pendii aprichi / e barbagli d’ombra…” fa riconoscere quell’habitat di natura, di fede, di arte che è quella definita da Corrado Ricci “Umbria Santa”. Non è estraneo, ovviamente, perché è sua (dell’autrice) profonda credenza, il senso di maternità della donna, e non manca la preghiera, la poesia come preghiera, laddove si legge: “Donaci Signore sempre / stupore all’azzurro sfilato / in esili occhielli / per tela d’erba tenera // echi di Madonna / in sogni bambini scesa / a spargere celesti riflessi / sui prati del tepore // ché nei nostri passi sulla terra /scorgiamo segni vivi / del suo materno sguardo”.
Come si avverte, anche da questi versi, la creazione poetica di Maria Luisa (lo sottolinea Manitta) “è espressione dell’enigma della vita e dell’uomo contemporaneo, è una letteratura che va alla ricerca dei valori eterni”.