Bino Rebellato: dalle Lettere a Maria Luisa Daniele Toffanin
Leggendo i suoi versi sento accostarmi subito ad un animo di singolare e schietta sensibilità, di nobili ed umani ideali. Una sua intima genuina innata umiltà davanti alla realtà e al mistero della vita contrassegna la presenza della poesia in lei e nella sua scrittura… Mi piacciono le spontanee variazioni della sua parola: la purezza lirica dell’improvviso fiorire dei ciliegi, lo stupore dei nuovi incontri, i solitari muti lamenti. Ma nella grande varietà degli eventi, c’è sempre una drammatica domanda, ininterrotta, cui manca sempre la risposta, cui nessuno ha mai risposto e forse mai risponderà. Non resta che affidarci alla ‘zona segreta del cielo’ che lei e pochi altri sanno vedere E tra questi con lei forse anch’io. Le auguro di non abbandonare mai la poesia: unica àncora di salvezza del mondo […].
Dopo la lettura delle sue parole di poesia Dell’azzurro ed altro –tutte le voci della poesia quindi anche le sue, sono lumi di salvezza nella lunga notte che dobbiamo attraversare– e dopo il suo incontro, mi allieto ricordare di lei l’amore e il desiderio molto vivo di vivere il dono della vita che lei riceve e sa irradiare intorno… anche all’amico della sua poesia che l’assicura di sentire ed amare la sua scrittura spontanea e Trasparente. Ho letto il tuo bel libro Per colli e cieli insieme mia euganea terra e con quella definizione della ‘tua euganea terra’ –tua nel senso più alto di questo aggettivo– intendo dire sinteticamente tutto ciò che penso e sento di questa tua recente opera. Dopo quello che ti ha scritto Zanzotto è difficile dire dell’altro di meglio dei tuoi versi… credo in una tua voce poetica, che si distingue nettamente nel non ristretto coro poetico femminile padovano e veneto.