Antologia critica a Per colli e cieli insieme mia euganea terra
Bino Rebellato
Ho letto il tuo bel libro di poesia e con questa definizione della “tua euganea terra” – tua nel senso più alto di questo aggettivo – intendo dire sinteticamente tutto ciò che penso e sento di questa tua recente opera. Dopo quello che ti ha scritto Zanzotto è difficile dire dell’altro di meglio dei tuoi versi. …credo di una tua voce poetica, che si distingue nettamente nel non ristretto coro poetico femminile padovane e veneto.
S. Campagnolo e S. Bartolomei
«…i Colli Euganei, intensamente amati da poeti e narratori che hanno tracciato ideali strade negli spazi più belli, continuano ancor oggi a suscitare l’ispirazione creativa della parola. La raccolta di poesie qui pubblicata ci guida lungo una di queste strade: andare per i Colli nei luoghi dell’anima, luoghi di chi sa ancora guardare con occhi stupiti l’incanto della natura dove il terreno e il celeste s’incontrano.»
Parco Informa
20/02/2003
Paesaggi e atmosfere d’autunno sono abilmente descritti nei versi contenuti nell’ultima raccolta di Maria Luisa Daniele Toffanin Per colli e cieli insieme mia euganea terra, edito da La Garangola con il contributo del Parco Regionale dei Colli Euganei.
Un viaggio collinare, fra cielo e terra, rappresentato in strofe poetiche ricche di significato esistenziale, metafore e figure retoriche. “Figure della terra vulcanica o selvaggia e figure del lavorio della storia, nel suo emergere qui come particolarissima civiltà – commenta Andrea Zanzotto – si equilibrano felicemente intrecciandosi in un loro irrefrenabile entusiasmo…”.
Presentato lo scorso ottobre nella Cà Emo di Monselice, sede dell’Ente Parco che ha promosso l’iniziativa, il poemetto della poetessa padovana si è anche classificato al secondo posto al Premio nazionale “Fiera di Casalguidi”.
Le poesie si alternano a suggestive illustrazioni, flora, scorci e panorami di Marco Toffanin.
“Un percorso d’autunno – ha spiegato l’autrice – che compio insieme con mio marito dalla mia casa, sfera dell’armonia, verso i colli e cieli euganei alla scoperta della natura, dell’energia, della luce”.
Secondo Mario Richter, che ne ha curato la presentazione a Cà Emo di Monselice, quest’ultima prova poetica della Daniele Toffanin, che fa seguito a Dell’Azzurro ed altro e A Tindari, “ci mette di fronte ad una rinnovata forza lirica, ad un’appassionata esplorazione-creazione capace di rivelare insieme la realtà complessa dell’anima e quella della natura”.
Il presidente e il direttore dell’Ente Parco, Simone Campagnolo e Silvio Bartolomei, si augurano che questa raccolta di poesie “possa suggerire ad ogni lettore nuove strade per scoprire le infinite bellezze del Parco”. (R. Del Favero e P. Frescura)
Notiziario CAI Padova
anno 2005
… in proposito merita particolare menzione la poetessa Maria Luisa Daniele Toffanin che, oltre ad evidenziare un’attrattiva specifica verso l’ambiente dei Colli e il privilegio di vivere ai margini del tessuto collinare, con il suo ultimo recente “lavoro”: “Per Colli e Cieli insieme mia euganea terra”, breve ma significativa raccolta di versi, fortemente motivati, guida il lettore, attraverso luoghi dei colli, a scoprire l’incanto sublime della natura. Con uno dei primi testi del suo volumetto, che recita: “Questi Colli di casa mia / acuti pensieri di luce o / tonde pause di pace / umani in sentieri / di ali e verde miti / così teneri nei primi chiarori / così imperiali in sereni tramonti. / Sono energia / di essenze e di colori / che esplode sempre nuova / ai sensi desti / a sorgiva d’armonia. / …”, riesce a dare l’immagine significativa dell’armonia e dell’intimità instaurata fra sé e l’ambiente naturale degli Euganei.
Quel profondo senso di serenità e di pace che io stesso provo quando mi immergo lungo il sentiero, gustando l’atmosfera, il clima, i silenzi, i suoni che i Colli sanno trasmettere…
Banca Sant’Elena informa
nr. 1 / 2006
“Ci sono luoghi che nel tempo conservano un fascino particolare. I Colli Euganei sono uno di questi. Sorprendono il viaggiatore nella loro multiforme presenza e mantengono questa sorpresa in chi, percorrendoli, impara a conoscerli”.
In questo senso, la raccolta di poesie di Maria Luisa Daniele Toffanin “ci guida lungo una di queste strade: andare per i colli nei luoghi dell’anima, luoghi di chi sa ancora guardare con occhi stupiti l’incanto della natura dove il terreno e il celeste si incontrano”. Così il presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei, Simone Campagnolo, presenta la raccolta di versi proposta dall’autrice di Selvazzano. Trentadue componimenti poetici dedicati alla bellezza e alla sentimentale suggestione degli Euganei.
Francesco De Napoli
da l’Unità del 21.01.04
La musicalità suadente della poesia di Daniele Toffanin … che ci giunge dalla raccolta … prende a pretesto gli arcani segnali e l’universale simbologia dei Colli Euganei per esorcizzare l’infido tempo, altrove definito impietoso… Gerardo Vacana individuò nella poesia di Daniele Toffanin una magistrale riedizione del mito orfico: anche qui si ripresenta l’aspirazione nietzchiana ad una fusione tra arte e vita, attraverso una rovente ribellione ad ogni consolidato canone.
Giorgio Poli
Sbaglierebbe chi parlasse di una raccolta di versi, trattandosi invece di un poemetto che è un omaggio o, meglio, un atto d’amore verso una terra natia, e proprio da questo tema deriva la sua straordinaria unità contenutistica unitamente ad una altrettanto straordinaria compattezza stilistica. L’atto d’amore, nutrito di fiducia per il creato, è supportato da uno squisito senso estetico, all’origine della raffinatezza linguistico-espressiva del libro (premio “Fiera di Casalguidi).
Silvio Bonomo
La trasparenza dell’anima è totale, senza veli si presenta nuda e pudica alla bellezza e all’armonia. Libera nella semplice rotondità dei colli che la scavano dentro e la coinvolgono fino a farla loro.
Marco Munaro
… la ringrazio per avermi mandato il suo libretto così elegante. Ne ho apprezzato l’energia del sentire e l’idea di offerta (alla natura, a Dio, al lettore stesso). … Intanto la saluto pensandola immersa in “quei verdi miti / così teneri così imperiali”…
Mariella Bettarini
… Grazie per entrambi [Per Colli e Cieli Insieme mia Euganea Terra, Dell’Amicizia – My red hair] ugualmente sentiti e intensi pur nella diversità dei “temi” vissuti, “poetati”. Personalmente, mi ha colpito di più il tuo “Dell’Amicizia”, per la dolorosa intensità di queste tue poesie dedicate tutte alla graziosa e cara amica dalla “rossa criniera” (di volta in volta “pensosa”, “suadente”, “allentata”, “indignata”, “assorta”, “arresa”, e così via); amica terribilmente perduta e da te fatta come “rivivere” in questo libro. Grazie.
Così come ti sono grata per l’invio delle pagine su Bino Rebellato, per i suoi 90 anni
Maurizia Rossella
Sono testi che esaltano il rapporto con alberi, erbe e fiori, animali e persone, dedicati a chi ha occhi per vedere e cuore per sentire. Dall’ascolto delle voci che giungono dalla natura e dal mondo interiore nasce la capacità di riflettere e di emozionarsi, in un’empatia che si trasforma in atto d’amore. … La poesia scaturisce nei luoghi dell’anima percorsi nelle varie stagioni dall’a. Perché la poesia c’è basta saperla trovare.
G. Ruggeri
Dire che letteratura e vita s’incontrano è ancora sminuire l’afflato che promana dall’ultima raccolta poetica [Per colli e cieli…] di D.T. Lo è anzitutto in ragione del fatto che neppure di raccolta, ma piuttosto di un unico poemetto si tratta, scandito tra le luci e le ombre d’un paesaggio che è essenzialmente intimo, rielaborato quanto basta per conferirgli la giusta oggettività dovuta alla composizione artistica. Ma lo è pure e specialmente considerando che la resa finale di questo viaggio dentro e per l’anima, attraverso il pastello delicato dell’idillio euganeo, è quel caricare a ritroso nel tempo che consente di scrollarsi di dosso la pesante zavorra dell’immanenza, per approdare a qulla dimensione surreale in grado di elevare sopra ogni misura l’aspettativa poetica. Ma non meno interessante, di questo percorso, risulta il veicolo espressivo, sostanziato di versi brevi e leggeri, tanto che sembrano librarsi dalla pagina simili a piume, versi che una tecnica remotamente ermetica non riesce però a prosciugare del tutto.
Antonio Daniele
Padova, aprile 2004
Giuste e meditate le parole di Zanzotto, bello l’insieme del grazioso libretto “euganeo” e soprattutto belle alcune liriche particolari.
Marilla Battilana
…un tessuto di versi indubbiamente espressivi di sensibilità, cultura e – come dice bene Zanzotto – anche di una costante preoccupazione etica.
Giorgio Bárberi Squarotti
16 novembre 2006
Il suo viaggio lirico per i colli e il cielo della sua terra è molto bello, e indimenticabili sono le emozioni delle stagioni e dei luoghi evocati con “divina malinconia” e con solare gioia.
Tarcisio Bertoli
La dedica dà l’intonazione alla raccolta delle liriche di una donna, anche in senso musicale: “per te | con occhi acuti all’oltre”.
Mario Luzi ha scritto che è poesia vera quando esprime il rimpianto di un universo perduto, teso verso ciò che al poeta manca. La risposta l’abbiamo nel titolo della raccolta poetica: ‘Colli e cieli’.
L’autrice invita a guardare oltre. Oltre i Colli? È semplicistico scoprire che il suo invito sia a guardare i cieli, giacché la creatività poetica dell’autrice è tutt’altro che pessimistica, cioè limitata alle cose, invita a guardare con gli occhi dell’anima e della fantasia la luce che illumina la sua terra Euganea che arriva dall’alto.
Il presente dell’autrice è felice per sé e per chi ha avuto l’invito a godere con lei della felicità di ogni giorno. E quel ‘per te’ è persona viva che rende vive le cose con l’amore lieto e fantasioso che è detto o trapela in ogni verso delle 32 liriche.
Un incoraggiamento all’autrice perché mantenga la sua anima sensibile che si esprime con una sensualità morbida e pudica e una leggerezza carezzevole, dono esclusivo di una donna quando è vero poeta.
Maria Pia Codato
Il Presidente del “Parco Colli Euganei” Simone Campgnolo e il direttore Bartolomei si sono augurati che la raccolta di poesie “possa suggerire ad ogni lettore nuove strade per scoprire le infinite bellezze del Parco”.
“Quest’ultima prova poetica, che fa seguito a “Dell’azzurro ed altro” e “A Tindari”, ci mette di fronte – ha detto Mario Richter – ad una rinnovata forza lirica, ad un’appassionata esplorazione-creazione capace di rivelare insieme la realtà complessa dell’anima e quella della natura.”. “Un percorso d’autunno – ha detto l’autrice – che compio insieme con mio marito dalla mia casa, ‘sfera dell’armonia’, verso i Colli e i cieli euganei alla scoperta della natura, dell’energia, della luce.”
Mario Klein
Poesia alta, non artefatta, aderente all’umano, lirica nella sua forma colta, armoniosa nel linguaggio, energica nella struttura creativa della parola e nuova nell’uso dell’intuizione.
Giuliano Lenci
Lontano da specifiche competenze in materia letteraria poetica, e quindi soltanto un modesto lettore di belle idee, il festoso e colorito suo libro mi ha molto *** per l’amore che anch’io ho sempre mantenuto per quel territorio straordinario che tanto ricorda la mia Toscana. Il suo libro può diventare una guida tra tante bellezze naturali e memorie: da leggere possibilmente nelle camminate (che ancora non ho abbandonato, in ogni stagione).
Luigi Pumpo
Un intenso viaggio d’anima e di cuore per una terra che vive dentro con panorami sospesi in altalenanti visioni. Pagine di luce che prendono ed affascinano per la intensità del linguaggio e delle immagini.
Silvio Ramat
“E uccelli infiniti sui fili…”: il novenario di rintocco pascoliano, tradotto in terra euganea, non ha perduto il suo incanto.