XXXIV Premio Aeclanum


Il Teatro comunale di Mirabella Eclano, il 17 settembre 2016, giorno della premiazione del Premio Aeclanum – XXXIV edizione, era scarsamente popolato data la coincidenza con la “Festa del Carro” attesa e partecipata vivamente dagli abitanti del luogo e da tutta la Campania per la sua duplice valenza di tradizione locale pagana, la festa della dea Cerere, e la devozione alla Madonna Addolorata, il tutto rivisitato come festa della rinascita.

Ugualmente era così intensa l’atmosfera culturale respirata là che il teatro si trasformava quasi in un tempio della cultura di cui Luisa Martiniello, preside e poetessa, era la sacerdotessa nel nome del padre Pasquale, grande poeta, a cui subito ha dedicato la lettura di una lirica.

Una panoramica del teatro.

A sinistra i quadri riproducenti in oro e argento il Carro.

Le facevano corona delle nobili figure, mogli di professori amici di Pasquale e sostenitori del premio, antica iniziativa nata dalla convinzione di Martiniello della forte responsabilità sociale e morale propria della poesia. E una bella giuria composta da critici letterari e scrittori: Antonio Crecchia, Mario A. Iarrobino, Carmelo Consoli, Franca Canapini e il presidente Nazario Pardini. I loro interventi mirati alle opere poetiche, all’esaltazione della cultura, della poesia come pane di cui nutrirsi secondo la bella intuizione dell’assessore Agnese Vietri nel saluto iniziale.

L’autrice Maria Luisa Daniele Toffanin e la prof. Luisa Martiniello.

Un microcosmo che vive di questi valori riverberati nel macrocosmo anzi che diviene esso stesso grande forza luminosa sprigionata dalle loro parole capaci di illuminare il tempio di Mirabella e il mondo di chi crede nella forza e nella valenza della cultura. Poi i soliti rituali della premiazione, della lettura dei testi da parte di Luisa, delle motivazioni. Grande spazio viene riservato anche al secondo premio attribuito a Maria Luisa Daniele Toffanin per Florilegi femminili controvento, alla presentazione delle sue poesie e delle occasioni relative, al racconto della sua vita, valorizzando così le singole persone premiate.

E infine il magico momento del ristoro, organizzato dalla famiglia Martiniello i cui componenti erano tutti presenti, e da altri sodali. Un momento carico di umanità in cui gli autori, amici e rivali dai primi premi, si sono riconosciuti nella pienezza del loro cammino poetico: Umberto Vicaretti, Benito Galilea, Maria Luisa Toffanin, nuovamente insieme a Eclano nel dolce paesaggio ricco di fronde. Altri nuovi poeti e scrittori uniti insieme in questo semplice momento conclusivo, unico per intimità culturale e umana vicinanza. Una dimensione altra da quello che si viveva fuori nella preparazione del Carro per la festa della sera.