Un pomeriggio particolare in biblioteca ad Abano
Giovedì 2 ottobre 2025
Un pomeriggio variegato di poesia, musica, foto sui Colli Euganei, quello organizzato dal gruppo lettura di BiblioAmat “Leggere/Leggeri” con magiche conclusioni sul Silenzio dei colli ad opera di Antonio Mazzetti naturalista. Apre l’incontro Arrigo Brocca presentando Maria Luisa Daniele Toffanin, autrice di Per Colli e Cieli insieme mia euganea terra (II^ edizione -Valentina Editrice, 2024).
Interessante è l’incipit con cui si rivolge a lei chiamandola Marisa, come l’ha sempre chiamata, ricordando una lettera di suo padre, uno degli IMI, dal campo di internamento, ecco le sue parole:
“Marisa, nell’accettazione amicale e confidenziale, evoca il ricordo del padre Gino che dalla prigionia (IMI) scrive alla moglie-madre tutte le preoccupazioni per le precarie situazioni del momento bellico, senza dimenticare la loro bambina: “…Hai comprato la bambola per Marisa…?” Vero commovente quadretto familiare!”.
E Arrigo prosegue nell’analisi della vita dell’autrice soffermandosi su vari punti della Stanza alta dell’attesa, su Fragmenta, con riferimenti alle critiche di Stefano Valentini e di Mario Richter. Ritorna poi ai Colli con un commento di Gianni Giolo proprio sulla poesia “Fiori di luce” di cui sono protagonisti i Topinambur. Subito Farisato legge la quarta di copertina ad opera di Andrea Zanzotto di cui riportiamo le ultime espressioni:
“Si sente che questo discorso già nutrito continuerà col più costante senso di amore-dovere progredendo in un necessario cammino”.
Arrigo con un volo pindarico passa alla Sicilia, alla poesia “Alla natura” presente in Fragmenta per evidenziare il rapporto dell’autrice sempre con il creato:
“Amore, a sera nel vento mi chiudi in abbraccio di nuvole ardenti e sussurri parole di canne…”.
Dopo questa sentita e affettuosa presentazione l’autrice ringrazia commossa Arrigo, poi illustra il poemetto da lei definito un viaggio dalla sua casa ai Colli stessi, evidenziandone l’energia, l’armonia, le essenze mediterranee e il messaggio di luce sempre presente nella bellezza della natura e dell’arte e nell’esistenza umana. Esemplari sono le poesie lette: “Energie dei colli” e “Questi cieli”, “Fiori di luce”, miracolo dei topinambur, “Riscatto d’inerzia – Rocca pendice” e “Limpido fluire di Creta – Villa dei Vescovi” opera del Falconetto, in cui l’eternità dell’arte e la natura si fondono nel languore dell’autunno.
Altra luminosa immagine è l’Abbazia di Praglia in cui ancora avviene “L’incontro d’arte e creato”. Questa luce èanche motivo di vita di molte creature che la vivono dentro sopportando i dolori dell’esistenza senza mai lagnarsi, persone reali che conoscono il mistero dell’esistere e lo risolvono quotidianamente con una carica d’amore in un “Divino segreto di luce”.
Tutto questo percorso si conclude con l’ultima poesia “Natura salvifica” esaltazione dei Colli come energia, armonia, conforto con il loro passato agricolo che deve rimanere memoria nel tempo accanto ai nostri ricordi dell’infanzia e dei giovani amori per i sentieri collinari.
Tutto un passato che sembra scomparire nel mistero del tempo, trattenuto però in vita dalla voce della poesia. Queste liriche sono condivise e lette con grande partecipazione, delicatezza e chiarezza da Daniela Babolin – scolara e amica dell’autrice – che gentilmente ha accolto l’invito, catturando il lettore con la sua voce suasiva.
L’autrice poi riassume la seconda parte del poemetto dove è esaltata la luce d’oro dei tramonti che ogni sera si rinnovano miracolosamente, luce avvertita, come il senso dell’amore che ci porta avanti nella vita, che sostiene le nostre famiglie e che si esprime in particolari momenti emotivi quali il ritorno del figlio, ma anche come senso dell’amicizia con i vicini di casa ed altro. In queste soste spirituali, domestiche, amicali, tale luce d’oro diviene anche il valore della memoria che è linfa di vita per i giovani che avanzano e procedono per il futuro. Memoria che è raccolta dalla Poesia che parla del presente, si proietta nel futuro ma si alimenta di tutto il passato come voce ispirata dal Dio che canta sempre la vita, resa eterna grazie alla forza della Parola Poetica – si pensi ad Omero, al Foscolo, a queste grandi voci che ancora si leggono, si sentono – forza vincente sul tempo che distrugge tutto.
A sorpresa poi l’autrice legge “Ascolta” dedicata al marito per un suo compleanno.
Così si conclude questa prima parte dell’evento intervallata da suoni di cornamuse che allietano più volte l’atmosfera intensa del pomeriggio.
Con uguale fervore Arrigo presenta Massimo Guercini, poeta e fotografo. La sua poesia nasce direttamente dalle emozioni provate per la natura resa attraverso la fotografia e le parole. L’autore illustra la sua raccolta poetica “Corpo e anima“, con interventi esplicativi di Manuela Romanello e Nicoletta Farisato, desiderando condividere un percorso di esperienze vissute, sentimenti, emozioni, situazioni intime e personali di quotidianità. La prima delle quattro sezioni in cui è suddivisa l’opera riguarda in particolare intensi momenti vissuti sugli amati Colli Euganei, di cui è anche sensibile fotografo avvertendo la stagionalità e il silenzio dei Colli durante le sue passeggiate.
Altri suoni di cornamuse e poi il magico intervento del naturalista Antonio Mazzetti che spiega alcuni misteri dei Colli quali il fischio del pettirosso, da lui interpretato, come voce del luogo di partenza e di appartenenza. Un insieme di emozioni quindi diverse da questi piccoli abitanti del bosco. Anche i collinari, devoti alle antiche tradizioni della terra euganea, conoscono molti segreti dei Colli e della natura colti nel silenzio, nella contemplazione. “E tutto – afferma Mazzetti – è qui poesia”.
Un bel pomeriggio, quindi, di messaggi positivi sull’armonia, sulla pace, tanto attese e desiderate in questo particolare momento in cui l’uomo sembra aver smarrito la sua umanità.
Un finale vivo ringraziamento al gruppo BiblioAmat “Leggere/Leggeri”, ad Arrigo Brocca, a Massimo Guercini, Antonio Mazzetti, i musici di strada, Manuela Romanello, Nicoletta Farisato, i miei amici Gianluigi, Marilisa e a tutti i presenti, in particolare alle amiche del Cenacolo di poesia: PierMarina, Bruna, Luciana, Paola, Luisa e naturalmente a Daniela.

