Quando la bellezza entra a scuola…


Buoni insegnanti per una buona scuola

È da stupirsi che il progetto “Nati per la bellezza” da tempo inserito nel sito del Provveditorato di Padova e nel mio profilo su www.literary.it, sia stato notato da pochi insegnanti sensibili alla poesia e soprattutto residenti in luoghi lontani da Padova quali San Donà di Piave e Pavia… e da qualche raro amatore di Albignasego quali la prof. Claudia Feroci. E gli altri docenti? Ora però è già dono incontrarsi per telefono nell’autunno del 2017 con Elisabetta Scroccaro che richiede degli incontri programmati su questo tema da realizzare nelle aule del suo Centro di Formazione Professionale San Luigi nella primavera successiva: il bello della poesia come nutrimento indispensabile per la formazione umana degli alunni e per il loro inserimento nel mondo del lavoro. È già dono sentirsi in sintonia con questa insegnante di grande spessore e scoprire che si crede negli stessi valori da calare nella realtà dei giovani. Così con intenso rapporto telefonico e via mail si prepara il percorso secondo le linee guida del progetto, inserito dall’insegnante in un più ampio cammino sulla bellezza nei vari aspetti e sfumature del nostro vivere che qui riportiamo. È veramente dono il viverlo in classe complici l’entusiasmo del giornalista Stefano Valentini e di Elisabetta Scroccaro sorretti dalla partecipazione delle alunne.

Maria Luisa Daniele Toffanin

Quando la Bellezza entra a scuola…

a cura di Elisabetta Scroccaro

da sx.: Elisabetta Scroccaro, prof. Maria Luisa Daniele Toffanin e il giornalista Stefano Valentini.

Al termine di un anno scolastico, nessun insegnante può esimersi dal guardarsi indietro scorgendo i passi compiuti insieme ai suoi allievi, scrutando i semi di bene gettati che ciascuno porterà nella propria strada.

Mi capita, spesso, in prossimità delle vacanze di tentare un bilancio dell’anno appena trascorso provando a sintetizzarlo con una parola, io che come insegnante di lingua italiana di parole, forse, ne uso anche troppe durante le mie lezioni.

Ci provo! Mi salta all’occhio, anzi mi vola via dalla penna il termine bellezza! Sì, è proprio bellezza, l’ospite prezioso che in molte occasioni ha fatto capolino tra le aule del San Luigi, Cfp in cui insegno da ormai otto anni, in quest’anno scolastico.

In particolare con una classe del percorso operatore del benessere indirizzo estetica, la bellezza si è fatta vicina; a loro, future estetiste che stanno imparando a mettersi a servizio di una bellezza apparentemente solo esteriore, proprio a loro la Bellezza ha voluto parlare mostrando suoi lati, spesso nascosti, non banali, non espliciti, ma più che mai vitali.

A ciascuna allieva, un monito è risuonato forte, più che mai: Nate per la bellezza, ma soprattutto chiamate a scoprirla! Da dove iniziare, allora, questa ricerca?

Con un equipaggiamento molto essenziale: occhi spalancati, braccia e mani aperte, gambe allenate, cuore dilatato, mente curiosa, la 1D si è messa in viaggio insieme ai suoi insegnanti.

Le tappe sono state le più diverse.

La bellezza…

… secondo gli attori. Insieme all’attrice Giovanni Digito le ragazze hanno scoperto che il teatro rende ciascuno ogni giorno più bello;

… secondo i filosofi. Grazie al prof. Andrea Possamai si sono soffermate sulla differenza tra la bellezza oggettiva e quella soggettiva;

… secondo le coetanee del Cfp San Gaetano – Engim Veneto di Thiene (VI). Due classi di future estetiste hanno provato a fare qualcosa di bello insieme: condividere e confrontarsi;

… secondo Van Gogh. L’artista olandese ha mostrato alle ragazze come la bellezza abbia a che fare con l’eternità;

… secondo la Genesi. Un’analisi dei primi dei tre capitoli della Genesi, offerta dalla prof. Roberta Ronchiato, le ha portate a scoprire come lavorare significhi custodire la bellezza;

… secondo chi non dimentica. La bellezza dell’ascolto di Maria Grazia Poso, testimone di un evento storico tragico come quello delle Foibe;

… secondo chi ama il proprio lavoro. Andrea Klein e Gastone Veronese hanno raccontato alle ragazze come una passione possa trasformarsi in lavoro. Questo è il bello;

… secondo gli amanti della bella grafia. Mostrami la calligrafia che hai e ti dirò che bella persona sei, grazie alla prof. Vera Longato;

… secondo i cultori del cibo. Il prof. Danilo Gasparini ha insegnato alle ragazze ad aggiungere un posto a tavola che c’è un’amica in più: la bellezza;

… secondo l’olfatto. Una bellezza che non si vede e non si tocca, ma si annusa… grazie alla prof. Francesca Perissinotto;

… secondo gli scienziati e i fisici. Alla scoperta della bellezza delle Dolomiti al Muse di Trento insieme alla prof.Silvia Parpinel e alla prof.Elisabetta Scroccaro;

… secondo gli storici dell’arte. La storia dell’arte: un susseguirsi di modalità in cui raccontare e descrivere la bellezza con scalpelli, pennelli, matite… insieme alla prof. Arianna Boldrin;

… secondo l’arteterapia. Non c’è bellezza fuori se manca quella interiore con la prof.ssa Giovanna Da Ponte;

… secondo i matematici e gli scienziati. Bellezza e perfezione: due rette incidenti o parallele? Prof.Catia Pivato e prof. Silvia Parpinel;

… secondo i trattamenti estetici. L’estetista Mara Pasqual e la sua bellissima passione.

Una volta gustato il bello attorno a loro, le allieve sono state invitate a cimentarsi con la costruzione del bello, attraverso una forma creativa da loro inaspettata: la poesia. Insieme alla prof. Maria Luisa Daniele Toffanin e al giornalista Stefano Valentini, la classe 1D ha gustato la bellezza di un testo poetico: il suo esser pane di speranza, il suo sapere dar voce ai dolori più nascosti che caratterizzano la nostra vita; il suo saper trovare la parola giusta per descrivere e raccontare l’emozione che abita il cuore; il suo dire e non dire; il suo saper toccare con pazienza le corde più nascoste ed intonate dell’anima di ciascuno.

Quanti haiku creati, quanti testi poetici esplorati, accompagnate dall’estrema delicatezza, pazienza e profondità della poetessa Maria Luisa.

Quante scoperte così come racconta Anna: “La bellezza l’ho trovata tra i banchi di scuola. Caro diario, sì hai capito bene, ho trovato bellezza tra i banchi di scuola ed è proprio lì che ho conosciuto tutte quelle persone che mi vogliono bene per come sono. Tra quei banchi, grazie anche a Nate per la bellezza, ho imparato ad esprimermi, ho conosciuto un mondo tutto nuovo, ho imparato ad essere più ordinata, ho capito l’impegno e l’importanza dei prof. nei nostri confronti”.

Mi guardo indietro e non posso che ringraziare per quest’anno come sempre imperfetto sotto vari punti di vista, ma perfettamente all’insegna della bellezza che come afferma il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij: “… salverà il mondo”. Ed io aggiungo, anche la scuola, basta riservarle un banco ed una sedia!