Luigi Cesca  – Cerco ciclamini

Caro amico,
la ringrazio del dono dei suoi libri, in particolare degli ultimi due (i primi composti) che mi hanno riportato il tema del ricordo come nutrimento della vita. Ed ecco nello sfondo degli anni giovani, Pieve di Soligo con le dolci colline e le Prealpi verdi e fiorite, luoghi dell’anima, radici perdute e ritrovate assieme alla memoria della mamma e del padre, figure fondanti dell’esistenza.

E altri personaggi (fratelli, amici, Andrea Zanzotto con i suoi 80 anni e altri) si muovono nella purezza montana del Creato, nei profumi della vita, nel pensiero della morte, nella certezza della speranza e dell’amore. È la poesia della ripresa dopo il Memoriale in versi sulla Nevicata. Il suo primo libro dal vissuto emozionale intenso reso con la delicatezza fugace dei fiori o di altri elementi lievi in un variare di immagini naturali che comprendono la terra e il firmamento.

Questi mitigano l’urlo del dolore, colmano il vuoto del rimpianto, così riemergono i ricordi del buono e del bello sperimentato che risanano l’anima e si fanno compagni del giorno.

Forza eterna della Parola poetica – conforto allo spirito.

Sono poche note che spero lei accoglierà con amicizia.