– Incontro con gli alunni della scuola secondaria


Incontro con gli alunni della Scuola Secondariadell’Istituto Comprensivo di Albignasego

e con l’insegnante di Arte e Immagine Claudia Feroci

Sono qui, cari ragazzi, per gentile invito della vostra professoressa, Claudia Feroci, per parlarvi del progetto Nati per la bellezza creato insieme a Katia Scabello, esperta di letteratura per l’infanzia, e Cinzia Favaro, psicologa esperta dei problemi dell’adolescenza. In questo lavoro abbiamo espresso le nostre convinzioni nate da una lunga ricerca: noi abbiamo dentro la bellezza e la percepiamo ovunque, come dice Gilbram, sia nella natura sia nelle nostre/vostre anime, nelle vostre poesie e nei vostri disegni. Qui appaiono evidenti i segni dei tesori interiori da voi posseduti che, con l’aiuto degli insegnanti, diventano parole, colori, capaci di dare così grande gioia alla vita. In quei disegni infatti ci siete voi stessi, coi vostri sentimenti, con lo stupore per il creato, l’armonia degli affetti, dell’amicizia ed altro. E insieme c’è tutto il vostro entusiasmo di esprimere questo ricco mondo. A tale proposito vi faccio vedere le immagini di alcuni disegni creati dai vostri compagni negli anni precedenti con la guida esperta della vostra insegnante Claudia, disegni che confermano le mie parole.

Le opere

Altra prova di questa realtà-bellezza esistente in voi è che già si manifesta nei bambini piccoli, ad esempio nei miei nipoti: loro infatti si emozionano per un volo di uccelli, per i fiori da raccogliere, anche di campo, per il profumo di una rosa; usano espressioni quali, dopo la morte e sepoltura del pesce rosso, “qui crescerà l’albero dei pesci”, o che “il nostro parroco è grande come un albero e ha sopra gli uccellini che cantano” (in effetti ha creato una banda e canta sempre anche lui). Quindi l’animo piccino, nella sua innocenza, avverte l’intima essenza delle cose, che è la bellezza, la traduce in battimano-grida di gioia, espressioni poetiche, mentre voi in colori, linee, parole proprie del mondo artistico e poetico. Purtroppo tale bellezza non sempre è valorizzata dal mondo degli adulti, anzi a volte è distrutta. Per fortuna esistono ancora insegnanti, poeti, artisti, come la professoressa qui presente, che sanno riconoscere il bello e vi aiutano a portar fuori questo vostro patrimonio interiore da difendere, da salvare restituendo a voi ragazzi un senso anche di libertà, di leggerezza attraverso l’arte, un modo anche per superare le vostre eventuali difficoltà. Vi leggo alcuni versi per farvi capire come realmente il bambino ha dentro la poesia:

Il volto dell’infanzia

Profuma di piume / il volto dell’infanzia / e ha labbra di rosa / dischiuse al mattino / in sorrisi di rugiada / fiori di lino / all’ombra delle ciglia / mutevoli a luce e stupore / e delicata lo delinea / questa cornice che perdura. / Profuma d’innocenza / e meraviglia / il volto d’ogni infanzia / profuma di poesia / epifania di bellezza / da eletti evocata / forza salvifica dell’umana gente.

E qui Dostoevskij, uno di questi “eletti”, crede in questa bellezza che salverà il mondo mentre la Morante afferma che i bambini salveranno il mondo. Allora l’obiettivo nostro è salvare il mondo adulto dalla disattenzione alle cose semplici attraverso il bambino, la sua arte, il suo disegno, la sua poesia, la sua musica. E io chiedo aiuto sempre alle insegnanti, come la vostra, per realizzare ciò e già la ringrazio per quello che finora ha fatto e continuerà a fare. E questo diventa anche un modo per regalare una goccia di bellezza in questa volgarità, espansa dalla televisione e dai social, a cui stiamo assistendo. A tale proposito, come mamma-nonna, voglio dare un mio contributo per questo argomento oggi tanto discusso: è da evitare di usare da soli, senza una guida adeguata di insegnanti o genitori, queste forme di comunicazione troppe volte diseducative.

Sentite? La vostra stessa professoressa conferma in sintonia con me, questa prudenza per la tecnologia e ribadisce che tali attività artistiche ci permettono di esprimere la bellezza interiore, sviluppando anche l’osservazione delle cose, l’attenzione alla natura, la sua interpretazione, l’analisi e la sintesi su ciò che dobbiamo dire con un linguaggio che diviene sempre più appropriato, ricco, sia linguisticamente che cromaticamente.

In altre parole, cari ragazzi, la lettura dei nostri sentimenti e il potenziamento della riflessione ci arricchiranno dentro, ci innalzeranno verso il sublime, il divino che abita anche la natura, ci creeranno un luogo in cui rifugiarci con noi stessi, con gli altri che vivono le nostre stesse emozioni. E, concludendo, ci abitueranno a quel bello che è in queste arti e che diverrà stile di vita, atteggiamento di umiltà, conoscenza dei propri limiti, armonia con gli altri, insomma la creazione di un’identità con cui distinguersi nell’arroganza e nella violenza di cui abbiamo già parlato prima.

Tutte queste sono forme di educazione interiore, riprendo, e tanto per farvi un esempio di che cosa sia la parola con cui si esprime la mia poesia da molti definita impressionistica, ve ne leggo alcune che esprimono la bellezza del creato e dell’esperienza emotiva:

Il fiore della vita

Voci di creature e cose dentro / raccolte dall’alba del tuo sentire / rimbalzano ora nell’aria in sillabe / tuo slancio alla parola. // E nel sole sfarfalli / col fiore della vita fra le labbra / che al mattino si apre / rinato in freschezza verbale. // Originale prova / per concerto-dialogo / tua prossima armonia / con le creature, le cose.

14 ottobre 2009

Felicità – Magia bambina

Magia del campo, Giulia / sono i soffioni / colore di seta. // Catturano dentro / occhi labbra / perfino il respiro / d’ogni bambino. // Da un alito lieve / un grande stupore: / mille farfalle / frange setose / sospese nell’aria / gioco inventato / da maga natura. // E su ali di vento / gli esili sogni / vanno lontano / a creare distese / di altri soffioni. // Felicità, Giulia / dono del campo / anche per Marco.

aprile 1996, 2013

Canto-Colore oltre il tempo

Dolce dal castello / sorride la Gioconda / stringendo fra le mani / il suo mistero-scrigno / dischiuso nella sera // in dedalo di glicini / e bianchi gelsomini / profumo esilarante / eterno di giovinezza / amore e primavera // inebriante dolcezza / di questa aprica terra / trama d’antichi tralci / e foglie lucenti d’ulivo. // Qui ardita si leva ancora / l’ala di Leonardo / a catturare infinito / in questo cielo terso / Canto-Colore oltre il Tempo.

>Vinci, 1 aprile 1999

E per ultimo un haiku:

Disgela marzo / cascate di mimose / gocce di sole.

° ° °

Voglio affermare in altre parole che voi, nati per la bellezza, creando i vostri disegni, stimati e apprezzati nei precedenti anni dai membri della giuria esperti in questa disciplina, realizzate pienamente quanto il progetto ha proposto e quanto ora io vi ho esposto avvicinando il disegno alla poesia e, se avessi avuto un chitarrista, alla musica. Così ho fatto una volta a Marcon con il musicista Luca Bruonoro che suonava con la chitarra e cantava canzoni di Baglioni, Battisti… mentre io recitavo le mie poesie. I ragazzi alla fine di diversi incontri sono riusciti a creare delle loro espressioni poetiche e a renderle poi nel disegno grazie al connubio poesia e musica. Ho vissuto una simile esperienza personale a Torreglia dove, con le classi I e II, ho realizzato con le insegnanti un lavoro analogo ma senza musica. Ne sono nati molti haiku ispirati dalla mia favola L’albicocco della nonna e un bellissimo libro di Haiku bambini che la biblioteca ha poi raccolto e presentato in una bella festa. Se voi andate su www.literary.it sotto il mio profilo potete trovare questa pagina interessante di vita scolastica creativa. E con questo inno alla bellezza della natura e dei propri sentimenti, vi auguro un buon cammino artistico e poetico di ricerca utile alla vostra formazione umana in una armoniosa realizzazione del vostro mondo interiore.

E grazie a Claudia per la felice opportunità.