Cara Maria Rizzi
Cara Maria Rizzi
Mi sono sentita a casa, quasi parente
Marisa carissima, in questa pagina da non dimenticare, illustri il tuo rapporto con il grande intellettuale che hai avuto la gioia di conoscere e di coinvolgere nei rapporti con i ragazzi. Ebbi modo di vedere un filmato con l’attore Giorgio Albertazzi, insieme a un gruppo di studenti che intesseva con l’autore un dialogo incentrato sul rapporto tra poesia e realtà. Descrivi in modo poeticissimo il rapporto tra l’Artista e il nipotino, che è addirittura commovente. La poesia che posti sembra scritta da Italo Calvino, con l’adozione del realismo magico. Illustri molti altri aspetti illuminanti di Andrea Zanzotto, e sapere che ti è stato così vicino per dieci lunghi anni mi provoca un senso di vertigine. Tu, così vera, umile, non sfoggi la tua esistenza, la narri con pacata dolcissima volontà di conferire il giusto tributo a un intellettuale che, in tempi non sospetti, voleva chiedere perdono al nipote per il mondo che gli lasciava. Quanti spunti di riflessione, Amica mia, e quanti profondi insegnamenti! Cosa dovremmo dire oggi? Ora so di volerti stringere per questa testimonianza straordinaria. E lo faccio, perché l’affetto ha mani che bucano i muri!
Maria, 8 novembre 2021
Maria cara, sei davvero unica nella capacità di comprendere fino in fondo il mio stato d’animo, il mio rapporto con quest’uomo a cui ho veramente voluto bene, e a penetrare fino in fondo la vicenda del nipotino fino ad arrivare al rapporto vita-arte. Sei una donna di grande umanità ma di inesauribile spessore culturale e mi onoro di conoscerti. Ti abbraccio anch’io con grande affetto e per questo ti ho ricordato nella sala del Romanino del museo Civico degli Eremitani quando abbiamo presentato “La stanza alta dell’attesa”. Ti ho ricordato perché so che tu partecipavi con me a questo momento di festa della poesia.
Marisa, 8 novembre 2021
Trilogia dell’ibisco
Marisa cara, l’ibisco diviene in questa meravigliosa lirica, il simbolo del tuo vivere e dell’esistenza in genere. L’allegoria che citi nel dittato poetico è quanto mai vera. Si è portati a sentire la continuità del tempo attraverso le piante. Straordinari i versi: Mi apro mi chiudo in questi petali /ossigeno-respiro all’anima /offerta iterata di vita.”Tu sei Marisa e sei l’ibisco, ogni giorno vedi ripetersi il miracolo della nascita attraverso i suoi colori, la sua determinazione a resistere a ogni evento avverso. Sapessi quanto è vicino al mio sentire il tuo lirismo. Non so esprimerlo in crescendo musicale come te, Marisa cara, ma attribuisco a molte piante la continuità della vita degli amori perduti. Li sento vicini attraverso la loro infaticabile fioritura. Tu narri attraverso una parabola lirica che occorre prendersi cura dell’amore giorno dopo giorno, come se fosse una pianta. La tua è l’allegoria del nostro vivere per eccellenza e rappresenta un insegnamento che tutti dovremmo cogliere.
Grazie, tesoro, ti tengo stretta insieme al nostro Nume Tutelare.
Maria Rizzi, 20 novembre 2021
Cara Maria, sono felice di sentirti accanto a me in questo amore per le piante che ora ancor più diventano per noi occasione di serenità proprio nel seguire la loro infaticabile fioritura e leggere in essa, giustamente, l’allegoria del nostro vivere. Grande insegnamento ci danno le piante potenziando la nostra voglia di vivere.
Un abbraccio grande sempre a te e al nostro nocchiero.
Marisa, 22 novembre 2021
Pieve di Soligo e Cal Santa nella testimonianza di Marisa Michieli Zanzotto
Marisa mia, hai donata a Leucade un documento di inestimabile valore! Il tuo vissuto è imbevuto di Arte e di esperienze che hanno consentito alla tua anima di aprirsi su scorci di infinito. Il ricordo del grandissimo Andrea Zanzotto, di Pieve di Soligo, che tratteggi con la consueta, magistrale capacità espressiva, corredato dalla testimonianza della moglie, dagli articoli e dalle sue liriche, è un tributo indimenticabile all’uomo e all’Artista e una fonte illuminante di conoscenza per noi lettori. Tra l’altro Zanzotto si potrebbe definire quasi profetico, visto il suo legame con la natura e l’impegno che ha profuso per la salvaguardia dell’ambiente. Egli attuò una straordinaria forma di resistenza nei confronti dell’aggressione dell’uomo al paesaggio, al progresso, che definiva sconsiderato e creava devastazioni anche in campo sociologico e psicologico. La grande Letteratura, d’altronde, arriva sempre prima, perché i Poeti e gli Artisti in genere hanno antenne molto ricettive. Inoltre Zanzotto la Natura l’aveva ‘indossata’ sin dall’infanzia. Ho sempre molto amato quest’intellettuale del quale descrivi sfaccettature inedite e ti sono grata per queste e per tutte le altre pagine, che mettono in evidenza la vastità del tuo orizzonte culturale e la tensione che ti spinge quotidianamente a svuotarti in amore… Sei una Donna speciale e sono sempre più orgogliosa di esserti amica! Ti stringo al cuore insieme al nostro Nume Tutelare, che sarà orgoglioso dei tuoi omaggi.
Maria, 24 giugno 2021
Ti ringrazio, carissima amica, della tua sentita condivisione di questa testimonianza su Andrea Zanzotto, la sua Pieve e la mitica Cal Santa. Hai ragione, Zanzotto come ogni grande poeta quali Turoldo, Pasolini…, ha capito la sacralità della contrada della sua infanzia, di tante presenze care: la nonna, la madre, la zia, il padre strette da antiche tradizioni. Ha capito la sacralità della natura, del paesaggio esaltati, difesi nella sua vita-poesia. Ha compreso il sacro di un mondo che l’uomo ha devastato con quel progresso scorsoio
sconsiderato, come tu ben affermi. Noi ora ne paghiamo le paurose conseguenze. È vero, cara Maria, che nella sua poliedrica valutazione delle cose è stato un grande profeta da te ammirato. Mi sento veramente onorata di averlo conosciuto, frequentato godendo di un’amicizia con lui leggera. Mi rallegro di essere con te in questa pagina del prestigioso blog che accoglie il grande poeta solighese nel centenario della sua nascita. A te un abbraccio speciale e tanta gratitudine al nostro nocchiero.
Maria Luisa, 27 giugno 2021
Cara Maria, spero vada tutto bene in questo terribile momento.
L’importante è sperare e avere fiducia ancorati alla bellezza e al nostro condottiero. Ti annuncio che la mia recensione sul tuo “Mare Invisibile” è apparsa sulle pagine della rivista La Nuova Tribuna Letteraria. Non so se tu sia abbonata.
Colgo l’occasione per mandarti un grande abbraccio e un augurio di cuore di tanta speranza,
Maria Luisa
° ° °
30 ottobre 2020
Amica bella,
io sto abbastanza bene, in assoluta segregazione, fatta eccezione per la spesa una volta ogni dieci giorni. Non vediamo i figli dal nove ottobre anche perché, a turno, sono stati in isolamento per contatti. Inoltre la compagna del primogenito è medico addetto ai tamponi sui pazienti Covid… e la preoccupazione è costante. Non perdiamo la speranza, tesoro, resistiamo affidandoci alle passioni che ci tengono vivi e, soprattutto alla preghiera. Tu sei un angelo! Sono abbonata alla Tribuna, anche se non sempre mi arriva, e onoratissima del tuo ennesimo gesto d’affetto. Averti riconosciuta è stata una delle grandi ricchezze acquisite in quest’anno doloroso.
Spero che tu e i tuoi cari stiate bene e ti tengo nel cuore, dove abiti…
Maria
° ° °
03 dicembre 2020
In occasione della presentazione di “La stanza alta dell’attesa”
Seguirò questa intervista della mia amica Maria Luisa da Abano, luogo che fu galeotto per consentirci l’incontro di persona. Sarà un modo per ‘riviverla’ anche di persona e per assaporare la sua splendida Opera “La Stanza alta dell’attesa. Tra mito e storia”, che amo molto. Ad astra e oltre a questa icona Letteraria! E un grandissimo abbraccio.
Maria
° ° °
29 marzo 2021
per il compleanno
Sia lieve il tuo giorno Marisa mia, e perdona il ritardo… Meriti ogni bene, con la tua sensibilità, il tuo fuoco creativo, la tua competenza e la tua umiltà sei la migliore risposta al tempo pesante che attraversiamo e, che come sottolinei, abbiamo meritato. Festeggia il tuo giorno e quelli che verranno… in fondo essere qui, conoscerci, cibarci l’una dell’altra è già miracolo.
Con infinito affetto.
tua Maria
° ° °
31 marzo 2021
Cara Maria, grazie per le tue affettuose parole augurali, segno della sincera e profonda amicizia che ci lega, parole che aiutano a sopportare e, come tu dici, attraversare questo tempo infernale. Quando faccio il bilancio, come Robinson, mi accorgo però che siamo delle privilegiate: abbiamo il conforto della Parola,
dell’amicizia, della natura, di un Cielo a cui guardare e in cui credere e quindi, come tu dici, è già un miracolo questo.
Con immenso affetto e tanti auguri di una Pasqua di Resurrezione per noi, per il mondo intero.
Marisa