Fragmenta… dalla bandella
Dalla bandella di
Fragmenta
Fragmenta è il risultato di una ricerca
poetica durata almeno un decennio (dal 1995 al
2005).
La raccolta trae la sua unità dai fondamentali archetipi della vita e della
morte, costantemente e drammaticamente vissuti in
una fiduciosa tensione verso il bello come nutrimento dello spirito, verso il mito
come luogo ideale, verso lattesa come tempo miracoloso, in un respiro continuo con le creature e il creato, in quel particolare
rapporto col mondo già felicemente perlustrato nelle opere precedenti capace di rivelare
insieme la realtà complessa dellanima e
quella della natura.(Richter) Tutto si risolve in
un vigile riconoscimento di segni che possano confermare il minacciato valore
dellidentità umana di fronte al muro sgretolato/dal nonsenso delle cose.
Si muove come Leitmotiv della silloge la figura femminile percorsa da energia positiva nelle sue varie età, evocata come vestale della casa, dellamore, della
parola in varie stanze e rituali, specialmente
nella maternità che concentra nel suo rotondo duovo immenso/il senso
dellesistere. E il discorso si addentra in altri inattesi
recessi della memoria e del presente affettivo
sino appunto alla confidenza dei sentimenti che
si raccordano e chiamano il lettore lasciando
un forte spazio, nella espressione
dellautrice, anche a una intensità etica oltre che estetica.(Zanzotto)
Il linguaggio modulato in registri diversi per farsi proiezione di strati esistenziali
e culturali particolarmente intensi e veri,
si attua in quellarpeggio trepido e
delicato(Richter) di note accordate secondo un pentagramma personale.
Dalla bandella di
Fragmenta
Fragmenta è il risultato di una ricerca
poetica durata almeno un decennio (dal 1995 al
2005).
La raccolta trae la sua unità dai fondamentali archetipi della vita e della
morte, costantemente e drammaticamente vissuti in
una fiduciosa tensione verso il bello come nutrimento dello spirito, verso il mito
come luogo ideale, verso lattesa come tempo miracoloso, in un respiro continuo con le creature e il creato, in quel particolare
rapporto col mondo già felicemente perlustrato nelle opere precedenti capace di rivelare
insieme la realtà complessa dellanima e
quella della natura.(Richter) Tutto si risolve in
un vigile riconoscimento di segni che possano confermare il minacciato valore
dellidentità umana di fronte al muro sgretolato/dal nonsenso delle cose.
Si muove come Leitmotiv della silloge la figura femminile percorsa da energia positiva nelle sue varie età, evocata come vestale della casa, dellamore, della
parola in varie stanze e rituali, specialmente
nella maternità che concentra nel suo rotondo duovo immenso/il senso
dellesistere. E il discorso si addentra in altri inattesi
recessi della memoria e del presente affettivo
sino appunto alla confidenza dei sentimenti che
si raccordano e chiamano il lettore lasciando
un forte spazio, nella espressione
dellautrice, anche a una intensità etica oltre che estetica.(Zanzotto)
Il linguaggio modulato in registri diversi per farsi proiezione di strati esistenziali
e culturali particolarmente intensi e veri,
si attua in quellarpeggio trepido e
delicato(Richter) di note accordate secondo un pentagramma personale.