Note critiche brevi – Dal fuoco etneo alle acque polesane

Maria Rizzi
6 maggio 2021

Divagazioni sulla mitica bellezza del paesaggio riflessa nello stile di vita dei nostri amici polesani

Cara Marisa, le tue pagine sono sempre caratterizzate da un’umanità travolgente. Non descrivi i luoghi o le persone, ma rivisiti le isole della memoria con calda, intensa partecipazione e con la capacità di rendere filmiche le tue narrazioni. Il Polesine rivive nella tua recensione – racconto, che è omaggio agli amici, con i quali hai condiviso momenti importanti della fanciullezza, ed è riflessione spirituale sul valore dei territori, sulle loro peculiarità storiche e umane, sugli aspetti che li rendono unici. Leggerti equivale a calarsi nella vicenda commovente di un Ponte creato tra due estremi della nostra penisola, che affreschi magicamente in questo modo: “un atto d’amore per due estremi, da una parte il fuoco della Sicilia, dall’altra parte le acque, raggiunte come in un volo perché noi siamo in continuo volo: siamo nomadi reali, virtuali alla ricerca della verità pure nell’esercizio poetico.” D’amore si tratta, poiché d’amore sai e vuoi scrivere, toccando le corde dell’anima di noi lettori e rendendoci più ricchi. Ti sono grata ogni volta di più e ti stringo forte al cuore insieme al nostro instancabile Condottiero!

Cara Maria, il mio più affettuoso grazie per la tua sentita partecipazione ai sentimenti da me espressi in questa prosa e per la tua capacità di valorizzare i messaggi da me trasmessi. Credimi, ho sempre nel cuore quel Polesine da me cantato anche perché ora ho là una mia cara amica che vorrei rivedere ma da cui il Covid mi ha tenuta finora lontana. Quante emozioni condivise con lei in quel paesaggio magico!
Ti abbraccio con grande affetto insieme al generoso Condottiero,
Marisa

Luisa di San Bonifacio Scimemi

Grazie Marisa: è stato un incontro bellissimo e indimenticabile! Tu sai legare le anime perfino con le nuvole… E con l’acqua la terra il cielo e la luce… ecco il nuovo Cantico delle Creature del XXI secolo: se tu che lo riscrivi (fanciulla/donna-angelo…). Grazie sempre.