Luigi Alfiero Medea – Fragmenta
Fragmenta
1° Premio Assoluto – Premio nazionale Histonium 2007
“La poetessa padroneggia con rara perizia la parola, mezzo espressivo di un pensiero vigile e intelligente, dando luogo a un discorso poetico di alto livello, con esiti sicuri e affascinanti. Nel fluire del verso si susseguono soprattutto immagini ed emozioni, ricche di sfumature, che conducono il lettore in percorsi interiori ed esperienze esistenziali di grande valore etico”. Questa la motivazione della Giuria.
Ci troviamo, in realtà, di fronte ad un’autrice poliedrica e matura sul piano letterario, perché sa attingere alle radici dell’essere, rivivendole in costante tensione verso l’Assoluto; sa riflettere sull’eticità della vita e sui suoi valori minacciati in una società, quella del benessere, dove la persona sempre più spesso è offesa, umiliata e violentata nei più sacrosanti diritti; sa richiamare con compostezza, quasi sacrale, il filo della memoria, che diventa, nell’orizzonte affettivo, raccordo del tempo passato col presente, sia pure a volte velato di malinconia.
La poetessa veneta sa, inoltre, cantare la magia delle emozioni, la danza di vita “che smuove radici / nel fitto dell’erba”; sa distendere la sua anima contemplativa nel Creato per pennellare con le ali del cuore i richiami suadenti di quanto la circonda (“Le mani ancora / si parlano // in quest’ora / vellutato miele della sera”); sa incidere nel verso la grandezza della figura femminile, evocandone con soavi accenti soprattutto lo stupendo dono della maternità.
E, da donna-poetessa, Maria Luisa Daniele Toffanin reclama i suoi spazi e difende la sua libertà di sognare. Scrive, infatti, in una delle ultime liriche: “Qualunque sia il responso al vivere / tra pareti contratte di doveri / (…) / non rapitemi l’orizzonte dei sogni / cintura splendente di gemme / che regge il fuoco del mondo / che ci trattiene sospesi / acrobati felici d’infinito”.