Luciano Nanni – annotazioni sulla Stanza bassa dell’attesa

Cara Marisa, in Blackant pervenute le due poesie: tutto ok. Ho iniziato la lettura della tua splendida raccolta: sono giunto a p. 36. È davvero un pregio aver accompagnato le poesie con parti in prosa che permettono di comprendere meglio i versi, ed è straordinario che tu riesca a cambiare anche l’aspetto formale pur mantenendo il tuo inconfondibile stile. Un esempio probante è l’inizio di “La galaverna”. Mi sono particolarmente immedesimato nel passaggio dalla casa di città a quella di campagna: e mi sovviene del grande significato di una casa che diventa parte della nostra vita e ne segue la storia. Pure a me è capitato diversi cambiamenti di casa e in ognuna è rimasto un frammento della mia identità. Questo tuo libro merita non solo di essere letto ma anche meditato. Continuerò la lettura con il più vivo interesse. Un affettuoso saluto a te e a Massimo. Luciano.

Cara Marisa, sono giunto alla bella postfazione di Silvana Serafin, e vorrei fare qualche annotazione sul percorso della raccolta. Mi ha fatto piacere l’omaggio a Pirandello di cui poco fa ho letto un suo romanzo. Un’immagine originalissima a p. 42: “fisarmonica di sorprese sconfinate”. L’idea della casa-sfera mi è balzata davanti come una realtà che anch’io ho vissuto. A p. 66 hai avuto una straordinaria intuizione: “Tutto ha una storia”. Poi una poesia sugli oleandri, una scrittura davvero unica per descrizione e significato. Tanti ancora sono i punti notevoli. Ti rinnovo il mio grazie per il dono di parole che spesso esprimono la bellezza del linguaggio. Un affettuoso saluto a te e a Massimo. Luciano.