don Lino Minuzzo – Dall’animo bambino

Dall’animo bambino (poesia inedita)

E suonava suonava
il Cristo morto
la campana.
Mesto rintocco
all’ora nona.

E andava riandava alla fonte
devota la madre per acqua
da aspergere occhi fanciulli
perché uomini e natura
piangessero insieme il Dolore.

E noi strette in attesa
sempre con immenso tremore
alla magia di lacrime di fonte.
E il cielo era per noi di tenebra
al vento della Pasqua acerba.

O suonassero ancora
quelle campane a morto
e piangessero arcane sorgenti
dall’animo bambino del mondo
invocando nostro confronto
al dolore che cammina ora
per strade senza Cristo.

E spaccassero la pietra
abitudine, che ormai ci veste dentro,
al patire dell’altro.

… siamo grati alla prof. Maria Luisa Daniele Toffanin, per averci donato questa lirica, che con drammatica ed intensa partecipazione ci parla del dolore di Cristo e dell’uomo.

Forse per capirne tutto il significato è bene ricordare la frase evangelica riportata sopra (“Ma dall’ora sesta furono tenebre per tutta la terra sino all’ora nona. … e la terra tremò e le pietre si spezzarono”) e un’antica usanza di pietà popolare: le madri che, nel Venerdì Santo, bagnano con acqua gli occhi dei figli, come invito a piangere la morte di Cristo.